Luca Parmitano ritorna a casa 

Luca Parmitano ritorna a casa

(Foto ESA)

Pubblicato il: 05/02/2020 18:48

Luca Parmitano ritorna a casa. Dopo 201 giorni trascorsi nello spazio per realizzare la missione Beyond dell’Esa, il primo comandante italiano della Iss e astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea atterra domani 6 febbraio, alle 10,14 ora italiana, nelle steppe del Kazakistan. La Nasa e l’Esa seguono tutte le fasi di rientro, a partire dal passaggio del comando della Iss da Luca Parmitano al cosmonauta russo Oleg Skripochka. Le manovre di distacco iniziano questa notte alle 03,00 (ora italiana) ed a tornare a Terra con Luca a bordo di una Soyuz-MS13 sono l’astronauta della Nasa Christina Koch ed il cosmonauta russo Alexander Skvortsov.

Il distacco della navetta dalla Stazione Spaziale Internazionale è previsto alle 06,49 mentre le fasi di atterraggio iniziano alle 9,00. Poco dopo il distacco dalla Stazione, la navicella Soyuz si separa in tre parti. L’Esa ricorda che i moduli orbitale e di servizio bruciano durante il rientro negli strati più densi dell’atmosfera terrestre, mentre il modulo di discesa “ruota per posizionare il suo scudo termico verso la direzione di rientro, in modo tale da poter sopportare i 1.600 gradi C creati dall’attrito con la nostra atmosfera”.

Il rientro inizia ad una altitudine di circa 120 chilometri, quando la velocità di crociera della Soyuz pari a 28.800 chilometri orari si riduce drasticamente e l’equipaggio viene spinto indietro sul sedile con forza 4-5g, “una misura che equivale a quattro o cinque volte il peso corporeo” degli astronauti, spiega l’Esa sul suo sito ufficiale.

A questo punto si aprono i paracadute per ridurre ulteriormente la velocità della navetta e gli astronauti sono ‘protetti’ dall’urto provocato dall’impatto con il suolo terrestre da poltrone su misura che assorbono gli effetti dell’atterraggio. All’ultimo momento, prima di toccare il suolo, si accendono anche i retrorazzi per limitare l’urto a circa 5 chilometri orari. Dopo l’atterraggio, l’equipaggio dispiega un’antenna di comunicazione che permettere alle squadre di recupero di individuare gli astronauti. Ma l’Esa sottolinea che “di solito le squadre di ricerca e soccorso sono già sul posto per recuperare i viaggiatori spaziali”.

“La navetta spaziale è angusta e gli astronauti rientrano a terra indeboliti, per cui tirare fuori l’equipaggio dalla capsula uno alla volta può richiedere del tempo” avverte l’Agenzia Spaziale Europea. Una volta toccata terra e usciti dalla Soyuz, per Luca, Christina e Alexander scattano i primissimi controlli medici, poi c’è il trasferimento nella città di Karaganda con elicotteri russi.

Il viaggio di rientro per l’astronauta della Nasa Christina Koch e per Luca Parmitano prosegue verso la Germania con un aereo dell’ente spaziale statunitense diretto al Centro di addestramento degli astronauti europei a Colonia. Il viaggio del cosmonauta Skvortsov invece è diretto in Russia alla Città delle Stelle, alle porte di Mosca, dove c’è la sede del centro di addestramento dei cosmonauti. A Colonia Luca sarà seguito dalla squadra medica di supporto dell’Esa e dovrà affrontare il periodo di riadattamento alla gravità della Terra.

Molti i record battuti da Luca Parmitano, colonnello dell’Aeronautica Militare Italiana, durante la sua missione Beyond. Mentre era al comando della Stazione Spaziale Internazionale, Luca ha ricoperto il ruolo guida di Ev1 nelle prime tre delle quattro complesse Attività extraveicolari (Eva) per la manutenzione sul rilevatore di raggi cosmici AMS-02, lo Spettrometro Magnetico Alfa.

Durante questa serie di ‘passeggiate spaziali’, Parmitano ha superato il record europeo, detenuto dall’astronauta dell’Esa Christer Fuglesang, per la passeggiata spaziale cumulativa più lunga, di un’ora e tre minuti. Luca ha al suo attivo ora un totale di 33 ore e 9 minuti in attività extraveicolari realizzate nel corso di sei Eva. Le attività extraveicolari per riparare Ams, segnala l’Esa, sono inoltre state considerate ancora più impegnative di quelle per riparare il telescopio spaziale Hubble, poiché lo strumento, delle dimensioni di un autobus, non era progettato per essere riparato in orbita. Le passeggiate spaziali hanno richiesto quattro anni di pianificazione, e lo sviluppo di nuove procedure e di oltre 20 nuovi attrezzi.

Oltre queste attività, nel corso della sua permanenza nello spazio Parmitano ha dato supporto per oltre 50 esperimenti europei in orbita, tra cui Analog-1 nel quale ha controllato dallo spazio un rover nei Paesi Bassi per raccogliere delle rocce. Durante l’Expedition 60/61 della missione di Luca Parmitano sono state realizzate 3.216 orbite della Terra e ben 8 veivoli spaziali sono attraccati alla Stazione Spaziale Internazionale: SpaceX/Dragon 18 e 19, Progress 73P e 74P, Cygnus Ng-12, Soyuz Ms-14 e Ms-15 e l’Htv 8.