Maltempo: lettera abitanti Ginostra, ‘in caso di eruzione bloccati sull’isola’ 

L'allarme degli abitanti di Ginostra: In caso di eruzione bloccati sull'isola

Ginostra

Pubblicato il: 06/02/2020 18:37

“Essendo passati ormai due mesi da quando una mareggiata ha distrutto il molo degli aliscafi di Ginostra e non avendo ancora ottenuto nessuna risposta dall’amministrazione comunale di Lipari, i cui rappresentanti da allora (eccetto qualche sopralluogo di alcuni tecnici) non hanno ritenuto nemmeno di venire in loco per incontrare la popolazione, con la presente chiediamo di sapere quali sono i tempi per il ripristino del molo degli aliscafi e come s’intende intervenire”. Inizia così la lettera inviata da un gruppo di abitanti di Ginostra all’amministrazione comunale di Lipari, alle Eolie. Ma anche al Prefetto e alla Protezione civile. Lo scorso dicembre una violenta mareggiata aveva distrutto il molo per l’arrivo degli aliscafi.

“Si ricorda che Ginostra si trova sotto un vulcano attivo, in piena emergenza Stromboli, e che attualmente le operazioni di imbarco e sbarco di passeggeri con i mezzi veloci avviene con una minuscola barca, solo in condizioni meteo ottimali, con grandi difficoltà specie per anziani e bambini e 4 persone per volta – lamentano gli abitanti – In caso di eventuali evacuazioni o emergenze sarebbe difficile se non quasi impossibile poter fuggire con i mezzi veloci così come avvenuto lo scorso 3 luglio 2019”.

“Ci chiediamo come mai non si è provveduto ancora ad adottare una somma urgenza per i lavori di ripristino dell’approdo – chiedono gli abitanti – Due mesi di attesa sono troppi per un intervento che andrebbe fatto in pochi giorni e di cui, qui in loco, non si sa nemmeno a che punto sia l’iter burocratico. Evidenziando lo stato di apprensione degli abitanti a causa delle turbolenze dello Stromboli, la cui attività continua a essere poco rassicurante fiduciosi che venga dato il giusto peso alla questione e che s’intervenga nel più breve tempo possibile per scongiurare tutti i disagi a cui vanno incontro gli isolani e i potenziali rischi si inviano Distinti Saluti”.