Prescrizione, Italia Viva: “Pronti a sfiduciare Bonafede” 

Prescrizione, Italia viva: Pronti a sfiduciare Bonafede

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 10/02/2020 18:38

“Se avete un euro, andate alla Snai e puntatelo sulla vittoria di Italia Viva perché questa battaglia, fidatevi, la vinciamo noi”. Luciano Nobili dispensa ottimismo nella piccola sala, calda e affollata, della sede di Italia Viva nel centro storico di Roma (già del Pci e poi del Pd) tra ritratti di Aldo Moro, Enrico Berlinguer e un grande poster di Matteo Renzi.

Sulla prescrizione i renziani continuano a tenere il punto. E rilanciano. E’ arrivata l’ufficializzazione della minaccia di sfiducia ad Alfonso Bonafede. In una partita in cui l’asticella viene spostata sempre più avanti. Fino a che punto? “Noi non minacciamo, noi vogliamo convincere e vedrete… l’emendamento al Milleproroghe ancora non c’è, o no?”, osserva Ettore Rosato. E ancora Nobili: “L’emendamento non c’è perché è una via complicata. Non c’è solo il Parlamento. C’è il Quirinale, c’è la Corte costituzionale e si può forzare fino a un certo punto. Non si può mettere una cosa del genere dentro il Milleproroghe. Sarebbe inammissibile e incostituzionale”. Ma se contenesse solo una sospensione e un rinvio, magari di un mese, della riforma Bonafede? “Lo sappiamo che potrebbero seguire questa strada, ma intanto l’emendamento ancora non c’è, il Cdm che doveva essere oggi, si fa giovedì… vediamo cosa succede”, aggiunge Nobili. Una partita a poker, insomma. E Matteo Renzi assicura che non sta bluffando: “Non si molla! Se c’è decreto o emendamento su prescrizione, noi votiamo contro. A testa alta”. Stasera il leader di Iv lo ripeterà anche alla riunione congiunta dei gruppi fissata alle 21 a palazzo Giustiniani. Ma intanto tutti gli alleati, dal Pd ai 5 Stelle a Leu, mettono in guardia Iv: la sfiducia a Bonafede è la sfiducia al governo.

Una riunione, questa dei gruppi di Iv stasera, che è stata un po’ anticipata nei contenuti con l’annuncio della mozione di sfiducia a Bonafede. Dicono da Italia Viva: “Dopo che per tre giorni gli spin del Pd avevano spiegato Renzi era nell’angolo oggi emerge la verità: quel che resta della maggioranza non ha ancora deciso che cosa fare sul Lodo Annibali. E Italia Viva non indietreggia. Pertanto se ci sarà la richiesta di un voto di fiducia sul Governo, Italia Viva rilancerà sulla mozione di sfiducia a Bonafede”. Si specifica che la “mozione verrà presentata al Senato dove Renzi è convinto di portare tutti i voti di IV, tutti quelli delle opposizioni (difficile ipotizzare il soccorso azzurro proprio sulla giustizia) e qualcuno anche del Pd. A quel punto il ministro Bonafede sarebbe costretto a dimettersi”. ”Noi non molliamo nemmeno di un centimetro -dice Renzi ai suoi-. Dicono che io mi fermo per aspettare le nomine. Si vede che non mi conoscono”. E poi rincara in un post su Fb: “Per giorni hanno detto che Italia Viva avrebbe mollato e che mi sarei venduto per due poltrone. Fake news! Si tengano le loro poltrone, noi ci teniamo i nostri valori. Sui diritti dei cittadini non si fanno pasticci da azzeccagarbugli”.

Teresa Bellanova chiama in causa il premier Giuseppe Conte. “Noi non vogliamo far cadere il governo, vogliamo contribuire a risolvere i problemi” e sulla prescrizione “noi continuiamo a dire: si blocchi tutto e si ragioni insieme per trovare soluzione, ci sono tutte le possibilità se si vuole di farlo, ma questo oggi è nelle mani de presidente Conte che deve dimostrare di essere in grado di trovare una sintesi”. All’annuncio della possibile mozione di sfiducia a Bonafede, le reazioni degli alleati sono dure. A partire dal Pd. “Mi pare che si stia veramente esagerando. Se un partito di maggioranza presenta una mozione di sfiducia nei confronti di un proprio ministro è tecnicamente una mozione di sfiducia verso il proprio governo”, twitta Alessia Morani. E poi Michele Bordo, vicecapogruppo Pd alla Camera, che si chiede se la minaccia di sfiducia sia “solo per alzare l’asticella. La cosa certa è che così Italia Viva rischia di fare solo male al Paese”. Quindi i 5 Stelle: “Sfiduciare il ministro Bonafede significa sfiduciare l’intero Governo”, dice il capogruppo alla Camera del MoVimento 5 Stelle, Davide Crippa.