Renzi-Conte, alta tensione 

Renzi-Conte, alta tensionePremier vuole crisi? La apra

(Fotogramma)

Pubblicato il: 13/02/2020 19:05

Il dibattito sulla prescrizione infiamma maggioranza e governo e si consuma lo scontro tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte. Italia Viva è stata attaccata “in modo sguaiato, con parole dure, fuori posto e senza senso. Ma quando uno riceve un calcione la prima cosa è evitare il fallo di reazione, noi non faremo falli di reazione” dice Renzi in una diretta su Fb. “Fare il presidente del Consiglio è un lavoro difficile, usurante, può capitare di sbagliare”, aggiunge il leader di Iv.

Oggi il premier Conte è intervenuto sullo scontro interno alla maggioranza sulla giustizia ed ha avvertito: “Non sedersi al tavolo istituzionale quando si ha un incarico da ministro non sarebbe un fatto da trascurare, la riterrei un’assenza ingiustificata“.

Caro presidente del Consiglio, se vuoi aprire la crisi aprila, ma Italia Viva ti ha chiesto altro, ti ha chiesto ‘apri i cantieri'” scandisce Renzi nel corso della diretta Fb. Sulla prescrizione “non abbiamo imposto la nostra idea, sono mesi che diciamo che non siamo d’accordo – ribadisce – Nei tavoli avevamo anche dato via libera a un ulteriore lodo accettando la cancellazione dopo l’appello, abbiamo utilizzato il buon senso”. “Non andremo al Cdm – conferma poi – il ministro Bonafede ha detto che sarà il lodo Conte bis, un pasticcio che non sta in piedi” e “Conte non può dire che è un’assenza ingiustificata, noi stiamo marcando una distanza politica su un punto”, spiega.

“Caro presidente del Consiglio, puoi cambiare maggioranza, lo hai già fatto, sai come si fa – continua Renzi rivolto al premier – Ma non puoi dire che siamo opposizione maleducata, se siamo opposizione non avete maggioranza, non è una idea brillante“. “Se volete fare altre maggioranze non ci mettiamo di traverso, facciamo il tifo per voi”, aggiunge il leader di Iv.

“Noi non abbiamo mai mancato di rispetto a nessuno, suggerisco di non mancare di rispetto a Italia Viva. Noi non vogliamo polemiche ma non rinunciamo mai a una idea di politica che non è populismo – sottolinea ancora – Se si vuole lavorare rimbocchiamoci le maniche, se qualcuno vuole staccare la spina lo faccia prendendosi la responsabilità. Noi non accetteremo mai né ricatti né minacce”.

Quanto ai dem, “mi spiace che il Pd abbia rinunciato alla battaglia riformista, se avesse votato sul lodo Annibali oggi sarebbe in vigore la legge Orlando. Se il Pd sceglie il matrimonio con il M5S e di spostarsi su posizioni giustizialiste lo rispettiamo”.