“Non è Brexit che ho votato”, inglese in aeroporto è virale 

Non è Brexit che ho votato, l'inglese in aeroporto è virale

Dal profilo twitter di Colin Browning

Pubblicato il: 15/02/2020 10:45

E’ un fiero sostenitore della Brexit, ma all’aeroporto di Amsterdam ha toccato con mano una delle possibili conseguenze dell’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. E’ il caso di Colin Browning, un inglese del Leicestershire che sui social si definisce fiero Brexiteer (“uno dei 17,4 milioni” che hanno votato per l’uscita dall’Unione Europea al referendum del 23 giugno 2016) e che ora rilancia in chiave britannica uno slogan dell’America di Trump con “Make Britain great again”.

Non tutto però sta andando nella direzione giusta ed è lo stesso Browning a mostrare il suo disappunto in un post: “Servizio assolutamente disgustoso all’aeroporto di Schiphol (ad Amsterdam, ndr). Siamo da 55 minuti in fila per i controlli immigrazione. Questa non è la Brexit per cui ho votato”, ha scritto su twitter in un post diventato ben presto virale, con circa 26.500 like e 7.500 condivisioni.

Absolutely disgusting service at Schiphol airport. 55 minutes we have been stood in the immigration queue. This isn’t the Brexit I voted for. pic.twitter.com/QcSne9d4qW

— Colin Browning (@ColinBrowning14) February 13, 2020

Non mancano ovviamente i commenti sarcastici: “Questo è ciò che significa non essere più un membro del club. Hai votato per uscire, non puoi aspettarti gli stessi benefici”, “E’ esattamente la Brexit per cui hai votato”, “La gente che vota contro la libera circolazione delle persone si sorprende di non potersi muovere più liberamente”, si legge scorrendo le risposte degli utenti su twitter.

E pazienza se nel frattempo dall’aeroporto di Schiphol hanno fatto sapere che le lunghe code, in realtà, non avevano nulla a che fare con la Brexit ma erano piuttosto dovute all’impiego di personale appena assunto e che stava svolgendo un corso di formazione.