Roma, villa confiscata a clan Casamonica diventa spazio polifunzionale su autismo 

Un immobile confiscato alla criminalità organizzata a Roma diventa il primo spazio polifunzionale sull’autismo. Ad inaugurarlo il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il prefetto Bruno Frattasi, direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati e il presidente dell’Osservatorio regionale per la Sicurezza e la Legalità, Gianpiero Cioffredi.

Dopo lo sgombero, la villa al civico 16 di via Roccabernarda, appartenuta al clan dei Casamonica, è stata assegnata, tramite bando della Regione Lazio, all’Associazione nazionale Soggetti Autistici (Angsa Lazio) costituita da genitori e familiari e tutori di persone con spettro autistico. “Dico grazie con il cuore per chi ha avuto il coraggio di buttarsi in questa avventura – ha detto Zingaretti – Solo qualche anno fa prendere in gestione un bene appartenuto ai Casamonica sembrava utopia. Questi progetti dimostrano che è possibile trasformare i beni mafiosi in beni liberati. Nessuno si permetta di dire che ci sono parti di territorio intoccabili”.

“Nelle periferie si va sempre, non per fare gli show. Noi veniamo continuamente, dal Tufello a Corviale alla Romanina, perché c’è un bel progetto: ridare alle persone, ai quartieri, i beni confiscati alle mafie, per creare luoghi di aggregazione” ha detto ancora il presidente della Regione Lazio. “In pochi anni sono più di 50 e qui alla Romanina dopo il parco nato al posto di una villa che abbiamo abbattuto – ha ricordato Zingaretti – ora un’associazione di familiari straordinari ne farà un centro di formazione. Questo è il modo di cambiare le cose, non con le chiacchiere, con gli slogan e le polemiche. Sono orgoglioso di aver con tante associazioni realizzato tanti progetti. Spero che questo aiuti tutti a capire che le cose possono cambiare”.