Coronavirus, da acqua alta a stop Carnevale: “Anno nero Venezia” 

Coronavirus, da acqua alta a stop Carnevale: Anno nero Venezia

Foto Adnkronos

Pubblicato il: 23/02/2020 19:26

Dall’inviata Assunta Cassiano.

“Questo è il nostro anno nero. Dopo l’acqua alta, ora il coronavirus“. Quest’anno tra le calli, alle maschere di chi ha scelto Venezia per trascorrere il Carnevale si alternano tanti turisti con le mascherine allarmati dalla diffusione del coronavirus. “Non ho voluto rinunciare al mio viaggio – racconta una turista svizzera in maschera- e non volevo perdermi il Carnevale di Venezia, al momento seguo le indicazioni che sono state date e non cedo al panico”.

“Preferiamo indossare la mascherina per precauzione e non rinunciare alla festa”, dice un gruppo di romani arrivati ieri a Venezia. Turisti che, lamentano molti commercianti e albergatori del centro storico, sono in calo.

“Dopo l’acqua alta di novembre il turismo non è più tornato ai livelli a cui eravamo abituati – dice all’Adnkronos Vittorio Bonacini, presidente dell’Associazione Veneziana Albergatori – Fino all’anno scorso, nei due weekend di punta del Carnevale a Venezia si registrava il tutto esaurito. Quest’anno non è andata così e la situazione, già insoddisfacente, è destinata a peggiorare. Alla luce delle ultime evoluzioni ora rischiamo di dover affrontare nuove cancellazioni che non saranno sostituite da altrettante prenotazioni”.

“Di solito – racconta all’Adnkronos Carla che ha un negozio di souvenir vicino la stazione – nei giorni del Carnevale su questa calle non si riusciva a passare. Quest’anno si circola tranquillamente. E in questi giorni abbiamo rischiato di vedere più mascherine che maschere”.

Non va meglio per i gondolieri. “Questi ultimi mesi per noi sono stati un disastro, c’e’ la meta’ delle presenze a cui eravamo abituati. E dall’acqua alta in poi, eccessivamente enfatizzata – raccontano due giovani gondolieri- è andato tutto a calare”.

E anche avvicinandosi verso piazza San Marco la situazione non migliora. “Abbiamo visto una differenza enorme rispetto agli anni passati – è tangibile: qualche anno fa nei giorni clou del Carnevale dovevamo uscire in anticipo per prendere il treno o il bus. Oggi il bus da Mestre era semivuoto”, raccontano Morena e Jessica due negozianti di Calle Seconda del Cristo.

E anche tra i venditori di Rialto la percezione è la stessa. “Qui – dice Alessio gioielliere della zona- l’anno scorso dovevano istituire i sensi unici per la folla. Nei piazzali intorno alla città arrivavano centinaia di pullman quest’anno parliamo di decine. Dall’acqua alta in poi non ci siamo più ripresi”.