Coronavirus: Forte, aziende devono esser pronte a nuovi rischi per security 

Coronavirus, Forte: Aziende devono essere pronte a nuovi rischi per security

Salvatore Forte fondatore di Forte Secur Group

Pubblicato il: 24/02/2020 15:09

“Questa terribile pandemia porta con se nuovi rischi per il sistema imprenditoriale e la nostra economia. La business continuity del nostro sistema di imprese è a rischio”. Lo dichiara, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Salvatore Forte, fondatore di Forte Secur Group, uno dei principali player in Italia ad occuparsi a 360 gradi di corporate security. “Il blocco della produzione in Cina – spiega – sta portando parallelamente con sé un incremento esponenziale negli ultimi giorni di furti nelle logistiche di aziende che fino ad ora non avevano esigenze di una security stringente. Le aziende farmaceutiche e quelle di prodotti come disinfettanti, mascherine e guanti, ad esempio, sono diventate molto esposte”.

“Ci troveremo di fronte poi – avverte – anche a rischi di altro genere nelle prossime settimane e a cui ci hanno chiesto di lavorare alcune realtà nostre clienti, leader in settori come la meccanica e la moda che hanno creato veri e propri tavoli di crisi sulla business continuity anche con la partecipazione dei security manager: su questo aspetto l’approccio delle aziende, per essere efficace, non può che essere multidisciplinare”. “c’è chi ipotizza, visto il blocco aereo in corso, che si crei un sistema parallelo – sottolinea Salvatore Forte – che veda partire dalla Cina dalle zone lontane dalla area del contagio le produzioni via nave in container e questo rende molto rischiosi i trasporti e alta la probabilità di furti; in particolare potremmo assistere, già nel breve periodo, a un cambiamento che veda spostare l’obiettivo principale dei furti, dai prodotti finiti alla componentistica necessaria alla produzione delle nostre aziende”.

Altra ipotesi, prosegue, “è che le aziende cinesi per non perdere le commesse e il rapporto con le aziende italiane committenti subappaltino le produzioni a realtà produttive di altri paesi asiatici a partire dalla Corea e dal Vietnam mettendo a rischio però la proprietà intellettuale e brevetti delle nostre eccellenze produttive“. “Un altro rischio è legato anche a tutte quelle aziende che hanno personale che normalmente è in missione all’estero e che ora sta valutando se far partire o meno”, precisa.

Salvatore Forte dice poi che “Le aziende del biomedicale e i laboratori di ricerca che stanno lavorando ora su Coronavirus sono obiettivo sensibile per lo spionaggio industriale“. “E’ fondamentale – avverte – che le aziende siano dotate di tutte le precauzioni possibili in ottica di corporate e cyber security e che queste precauzioni siano adottate anche per il personale. Non sfugge a nessuno che il laboratorio o azienda farmaceutica che per prima riuscisse a produrre una cura o un vaccino contro il Covid-19, farebbe la fortuna dei proprietari/investitori”.

“Già oggi – assicura – i laboratori che producono i test per verificare se c’è il contagio, stanno lavorando a ritmi serrati per soddisfare una domanda cresciuta in modo esponenziale nel giro di una manciata di giorni”. “Pertanto, oggi – puntualizza Salvatore Forte – più che nel passato anche recente, è indispensabile diffondere tra il personale a tutti i livelli, una rigida cultura di security e riservatezza e rafforzare le misure di protezione, sia per aspetti di protezione fisica dei siti, che revisione e aggiornamento delle procedure di sicurezza per prevenire la fuga di notizie“.

“In tale contesto di esigenze di security – fa notare – assume particolare rilievo anche la componente insider-threat: questi laboratori dovrebbero pertanto essere assimilati a obiettivi altamente sensibili con conseguente rafforzamento delle misure di sicurezza al pari delle infrastrutture critiche“.