Sardine, Santori da ‘Amici’: “Superate la paura con la bellezza” 

Sardine, Santori da 'Amici': Superate la paura con la bellezza

(Fotogramma)

Pubblicato il: 28/02/2020 22:28

“Abbiate paura e superatela ogni giorno perché la bellezza è a portata di mano”. Lo ha detto Mattia Santori, fra i leader delle Sardine, stasera ospiti di ‘Amici’ su Canale 5, a conclusione della partecipazione in apertura di trasmissione insieme a Jasmine Cristallo e Lorenzo Donnoli, a guidare una delegazione del movimento in studio.

Le Sardine hanno iniziato l’intervento con la foto simbolo di Aylan Kurdi, il piccolo profugo siriano – maglietta rossa e pantaloncini scuri, faccia in giù tra la schiuma delle onde – annegato nell’ottobre del 2015 davanti alla spiaggia di Bodrum, paradiso turistico della Turchia.

La prima a parlare è stata Jasmine, mentre poco prima sullo sfondo scorrevano immagini simbolo che hanno scosso la coscienza collettiva: il piccolo Aylan disteso senza vita su una spiaggia, una foto di Greta, o immagini di impatto simbolico come un orso polare sconvolto dal caldo, o due ragazze che si amano. Jasmine ha messo in guardia da chi “usa la paura per ottenere consenso” e ha citato la famosa frase di Dostoevskij sulla bellezza che salverà il mondo.

Da Lorenzo è arrivato invece il grido di chi ha sofferto di autismo, di chi è omosessuale: “E ho fatto una cazz… Ho pensato che fosse meglio morire piuttosto che vivere come pensavo volessero gli altri e invece no: è una figata essere se stessi!” ha esclamato tra gli applausi del pubblico, ricordando la tragedia degli annegamenti in mare, come quello del bambino con la pagella cucita addosso. “Non possiamo rimanere immobili… Cambiare noi stessi è gratis… Due cose ci salvano, la conoscenza e l’amore”.

A concludere, Santori che ha citato la tragedia della Shoah, “la bambina che sogna di essere la farfalla che vola sopra il filo spinato”, la lotta per la Costituzione, quando “il popolo italiano smetteva di essere servo”, e poi Martin Luther King che ha lottato perché “neri e bianchi potessero avere gli stessi diritti..”. Per Santori, “il filo comune” a legare queste persone era la paura, “un sentimento che preannuncia che stai per passare dall’ordinario allo straordinario. Noi stessi abbiamo avuto paura – ha concluso, riferendosi alle Sardine – e questo è il nostro augurio, di avere paura e di superarla. Ogni giorno, perché la bellezza è a portata di mano”.