Saccoccia (Asi): “Accordo con Australia, lavorerà con noi sulla Iss” 

Saccoccia (Asi): Accordo con Australia, lavorerà con noi sulla Iss

Il presidente Asi, Giorgio Saccoccia (Foto ASI)

Pubblicato il: 05/03/2020 17:53

“Abbiamo appena chiuso un accordo con la ‘neonata’ agenzia spaziale dell’Australia che lavorerà grazie a noi, per la prima volta, sulla Stazione Spaziale Internazionale”. Ad annunciarlo è il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, parlando con l’Adnkronos al termine della conferenza stampa dell’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano, in collegamento da Houston con la sede dell’Asi.

“L’accordo è stato chiuso circa due settimane fa nel corso della cerimonia di inaugurazione della agenzia spaziale australiana ed è il prosieguo di un memorandum siglato dall’Asi circa un anno fa” spiega Saccoccia osservando che gli australiani “si sono mostrati molto contenti della possibilità che gli abbiamo offerto, neanche la Nasa aveva mai proposto una collaborazione di questo tipo all’Australia”.

Fra l’Italia dello spazio e l’agenzia spaziale dell’Australia si stanno aprendo intese anche su piani commerciali specie nel settore dell’Osservazione della Terra, grazie alle immagini del sistema satellitare italiano Cosmo-SkyMed” riferisce ancora il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia.

“A queste intese -indica il numero uno dell’Asi- ha preso parte anche e-Geos”, la joint venture fra la controllata di Leonardo Telespazio (80%) e l’Agenzia Spaziale Italiana (20%). Saccoccia chiarisce infine che “l’agenzia spaziale australiana è attiva già da due anni ma la cerimonia ufficiale di inaugurazione delle attività è di appena due settimane fa” ed “in quella occasione abbiamo parlato anche di sviluppo comune di nanosatelliti e progetti spaziali di IoT“.

Tra i temi trattati da Saccoccia con le istituzioni spaziali australiane al centro ci sono stati i devastanti incendi che hanno colpito il Paese. “Abbiamo progettato di fare ricerche comuni perch il problema di incendi devastanti riguarda purtroppo anche l’Italia”.