Borsa: Milano rimbalzo fallito, Diasorin in controtendenza 

Ftse Mib ancora in affanno, spread in lieve calo

(Fotogramma)

Pubblicato il: 10/03/2020 18:20

Dopo il tonfo a due cifre registrato ieri, nella seduta odierna la borsa di Milano era chiamata a riscattarsi. Il rimbalzo di Piazza Affari è durato poco meno di mezza seduta visto che in corrispondenza del giro di boa le vendite sono tornate protagoniste. Dopo l’annuncio dell’estensione dei provvedimenti restrittivi a tutto il territorio nazionale, gli ordini di vendita sono tornati a prevalere in scia della diffusione delle indiscrezioni su un rafforzamento delle misure di contenimento del Coronavirus in Lombardia.

Tra i pochi segni più sul Ftse Mib, che ha terminato in calo del 3,28% a 17.870,18 punti, segnaliamo Diasorin, che ha terminato le contrattazioni a 104,4 euro, +3,37% sul dato precedente (il titolo è arrivato a guadagnare il 12%). A spingere le azioni della società del comparto farmaceutico sono stati i progressi nell’introduzione di un test molecolare per l’identificazione rapida del Covid-19.

Mini-rimbalzo per i titoli del comparto oil, flagellati ieri dal tonfo del greggio dopo lo scoppio della guerra dei prezzi sull’asse Riad-Mosca. Con il future sul Brent che oggi sale di 8 punti percentuali a 37 dollari il barile (ieri i prezzi sono scesi del 24,1%), Eni ha terminato con un +0,8%, Saipem ha chiuso in perfetta parità e Tenaris ha segnato un -2,6%.

Nonostante uno spread in lieve ripresa (-3,29% a 217,3 punti base), il comparto bancario ha messo a segno nuovi ribassi: UniCredit ha terminato con un -3,48%, Intesa Sanpaolo è scesa del 2,35%, Banco BPM ha segnato un -4,95% e BPER un -4,85%.

Seduta da incubo per Atlantia (-8,18%) che, dopo le vicende legate alle concessioni, ora si trova a fronteggiare la forte contrazione dei volumi di traffico causata dalle restrizioni ai movimenti introdotti dal governo. Giornata da dimenticare anche per Enel (-5,66%), A2A (-7,17%) ed Hera (-6,13%). (in collaborazione con money.it)