Coronavirus, Gallera: “Lombardia resiste, lucina in fondo a tunnel” 

Coronavirus, Gallera: Lombardia resiste, lucina in fondo a tunnel

(Fotogramma)

Pubblicato il: 16/03/2020 21:32

“Oggi la lucina in fondo al tunnel sono i grandi aiuti internazionali. Bertolaso è il nostro jolly. Domani arrivano degli americani che costruiranno un ospedale da campo a Cremona che avrà 4 posti letto di terapia intensiva e potrà accogliere 60 pazienti. Stanno arrivando medici e infermieri dalla Cina e da Cuba ed è un grande segno di solidarietà, oggi questa è la nostra lucina in fondo al tunnel”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in collegamento con ‘Stasera Italia’ su Rete4.

“Guido Bertolaso è arrivato – ha spiegato Gallera – è già al lavoro per questo grande ospedale” in Fiera Milano “e da domani lavorerà per recuperare i respiratori, i monitor, i letti di terapia intensiva e recuperare personale qualificato in giro per l’Italia e per il mondo perché il problema è anche quello di come gestiremo questi spazi”. Gallera ha spiegato poi di aver visto Bertolaso “determinato e consapevole della grande sfida” e dell’importanza che questa sfida “ha per l’Italia”.

Noi stiamo facendo di tutto per resistere, è molto dura, soprattutto per i posti in terapia intensiva, resistiamo coi denti anche se ogni giorno è sempre più difficile. Stiamo aspettando nella notte 12 respiratori da parte della Protezione civile – ha sottolineato poi Gallera – domani ne arriveranno altri 20. Stiamo facendo i lavori di ampliamento e tutto il personale si sta prodigando”.

Poi, parlando della raccolta fondi che in queste ore sta ricevendo importanti contributi, Gallera ha aggiunto: “E’ commovente, abbiamo aperto un conto e gestirà tutto Regione Lombardia. Abbiamo già speso parecchi milioni di euro per acquistare macchinari e mascherine e riadattare i reparti nostri ospedali, le spese sono ingenti ma tutto sarà rendicontato in maniera puntuale alla fine”.

Avevamo chiesto e in parte ottenuto misure dure. Forse le avremmo volute anche più rigide perché se fossimo riusciti – o se riuscissimo in breve – a contenere la diffusione del fenomeno in qualche modo si poteva ripartire di slancio. Ci sono stati un po’ di balbettii da parte del governo, le misure non sono state alla fine così forti come avevamo chiesto noi”, ha proseguito

“Noi – ha sottolineato Gallera – avevamo chiesto anche di chiudere la produzione, salvo le filiere dei servizi pubblici essenziali . Però oggi i cittadini hanno capito, molte aziende chiudono comunque, speriamo anche da questo punto di vista di essere un modello di rigore e di vedere il prima possibile questa curva abbassarsi”. Quindi, parlando di come la Regione Lombardia sta affrontando Covid-19, Gallera ha osservato: “Penso che quello che abbiamo fatto noi pochissimi avrebbero potuto farlo, abbiamo aperto 450 posti letto di terapia intensiva in 20 giorni, abbiamo acquistato duemila presidi di subintensiva e riconvertito i nostri ospedali con una velocità enorme. Speriamo di essere un modello di reazione della gestione dell’emergenza sanitaria”.