Coronavirus, 29 morti in Campania 

Coronavirus, 29 morti in Campania

(Fotogramma)

Pubblicato il: 22/03/2020 16:24

Sono 29 i deceduti in Campania per coronavirus e 41 i pazienti guariti. I numeri sono quelli forniti dall’Unità di crisi della Regione Campania, che in una nota comunica il riparto per provincia dei 936 casi positivi di coronavirus registrati in regione fino all’aggiornamento di ieri sera. Sono 504 i casi positivi registrati nella provincia di Napoli, di cui 260 a Napoli città e 244 in provincia, 157 in provincia di Salerno, 132 in provincia di Avellino, 116 in provincia di Caserta e 13 in provincia di Benevento. Sono 14 i tamponi in fase di verifica.

“Finalmente il Governo ha deciso di fermare tutto, ad eccezione di ciò che è essenziale per continuare a vivere. Rimangono operativi, quindi, servizi di pubblica necessità, alimentari, farmacie e pochissimo altro”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. “Stiamo per combattere la fase decisiva della guerra, le prossime tre settimane“, aggiunge de Magistris. “Chi deve combattere fuori dalle mura di casa va difeso e sostenuto. Tutti gli altri combattano restando a casa. Uscite solo quando assolutamente necessario, altrimenti sarete gli alleati del nemico”. Il primo cittadino ha “chiesto al prefetto, unica autorità competente, di potenziare al massimo, anche di più, i controlli da parte di tutte le forze di polizia, Esercito compreso. Punire i trasgressori ed impedire riunioni e assembramenti di persone. Laddove in prossimità di esercizi commerciali non si rispettassero le condizioni di sicurezza, i locali dovranno essere chiusi. Controlli rigorosissimi per evitare che altre persone, dopo la chiusura delle aziende e delle fabbriche al Nord, ritornino nelle nostre terre. Se amate la vostra terra di origine e i vostri cari restate in casa”. “Fate presto, anche se avete smantellato il sistema sanitario nazionale e regionale per anni, ora provate a usare tutte le armi che avete per rafforzare l’esercito sanitario”. Chiede interventi rapidi per “realizzare mascherine, dispositivi di sicurezza, ossigeno, letti di reparto e, soprattutto, di subintensiva, terapia intensiva e rianimazione. Altrimenti è probabile, forse certo, che si morirà perché non ci sarà il posto per curare i malati”. Secondo de Magistris “si rischia una tragedia nonostante il lavoro eccezionale che stanno facendo i nostri medici e i nostri infermieri. Per vincere la guerra contro il virus sono necessari i tre fronti: stare a casa, controlli rigorosissimi, posti letto. Se salta uno dei tre fronti, soprattutto l’ultimo, abbiamo perso e il nemico lascerà a terra tanti, troppi morti. La guerra la vinceremo, ma dobbiamo evitare un numero impressionante di caduti. Sono certo che, insieme, possiamo vincere questa guerra, ma dobbiamo combattere tutte e tutti”, conclude de Magistris.