Coronavirus: a Viterbo i mezzi protezione civile e polizia locale trasmettono l’inno nazionale 

Coronavirus: a Viterbo i mezzi protezione civile e polizia locale trasmettono l'inno nazionale

Uno dei mezzi della Protezione Civile a Viterbo

Pubblicato il: 23/03/2020 11:55

di Silvia Mancinelli – Per le strade di Viterbo e per le sue frazioni (alcune anche di 7mila abitanti) girano da una settimana sei mezzi della Protezione Civile e della Polizia Locale che annunciano mattina e pomeriggio le raccomandazioni del sindaco a stare a casa, a rispettare le disposizioni per contenere la diffusione del Covid-19 prima di trasmettere l’inno nazionale. “Ho pensato che i messaggi in sé, gli inviti ad avere pazienza e a rispettare le regole, che certo modifico ogni volta per non rischiare di trasformarli in una nenia, fossero asettici. Bisognava dargli sostanza, un incoraggiamento – spiega all’Adnkronos il sindaco Giovanni Arena – per questo sono seguiti dall’inno nazionale. Una cosa che piace, anche a quelli che inizialmente l’avevano accolta tiepidamente”. Oggi a Viterbo città sono tre i casi positivi rispetto ai sei dei giorni precedenti, un numero che lascia sperare ma che, avverte il primo cittadino, “non deve far abbassare la guardia”.

“Ho avuto messaggi di solidarietà e apprezzamento per l’inno che risuona in città – spiega Arena – E’ uno stimolo al senso di appartenenza che fa capire a chi sta a casa che il sacrificio che sta facendo per tutta la nazione, per tutti noi. Sono stato tra i primi a restringere ulteriormente e in anticipo rispetto al dpcm le attività: fare esercizio fisico nelle vicinanze è un concetto aleatorio, oltretutto controproducente perché se in un quartiere molto popoloso decidono tutti di scendere in piazza si sta molto più stretti in una superficie limitata e si andavano a creare masse che facevano movimento. Ho messo il limite di 500 metri per le passeggiate dei cani. Ora sto pensando anche a limitare le uscite per i supermercati in ordine alfabetico, ma bisogna capire come è possibile organizzarlo”. I messaggi con l’inno e le restrizioni severe sembrano funzionare: “Ieri è stata una domenica deserta a Viterbo, giravano solo le macchine delle forze dell’ordine a controllare”.