Coronavirus, Trump: “Medici vorrebbero chiudere tutto…” 

Coronavirus, Trump: Medici vorrebbero chiudere tutto...

Afp

Pubblicato il: 24/03/2020 10:51

“Se dipendesse dai dottori loro direbbero, ‘teniamo tutto chiuso, chiudiamo il mondo intero’, ma non si può fare una cosa del genere ad un Paese, soprattutto il numero uno dell’economia mondiale, provocherebbe problemi più grandi dell’originale”. Così Donald Trump ha insistito sulla necessità di riavviare presto le attività economiche in America rispondendo, nella conferenza alla Casa Bianca, a chi gli chiedeva come si potesse fare di fronte alla continua crescita del numero dei contagiati e dei decessi per coronavirus.

Trump ha quindi detto che, senza la ripresa delle attività economiche, più persone rischiano di morire per le conseguenze delle restrizioni economiche e sociali che per il virus. “Abbiamo suicidi per cose del genere quando si hanno economie in terribile crisi”, ha affermato dicendo che la “cura è stata già molto dura”. Quello di ieri è stato il secondo briefing consecutivo in cui non ha partecipato il dottor Anthony Fauci, il massimo esperto negli Stati Uniti di malattie infettive.

E quando al presidente è stato chiesto se ascolterebbe se Fauci gli dicesse di mantenere l’indicazione dell’auto isolamento e delle distanze oltre i 15 giorni previsti, Trump ha risposto: “Si ma alla fine sono io a prendere le decisioni”. Trump non ha dato comunque delle indicazioni su quanto potrebbe cambiare le linee guida, ma ha detto che non dureranno “tre o quattro mesi come alcune persone stanno dicendo”. Certo, ha aggiunto, “ci sono dei posti critici come New York”, ma “allo stesso tempo, ad un certo punto dobbiamo aprire, dobbiamo muoverci, non vogliamo perdere le imprese, non vogliamo perdere i lavoratori”.

Infine, Trump è tornato a fare il paragone tra le morti per il virus e quelle per incidenti stradali: “Stiamo avendo una stagione di influenza molto attiva, sembra che stiamo andando verso 50mila morti che è molto – ha detto – ma considerate gli incidenti automobilistici, che hanno un numero di morti molto superiore. Questo non significa che diciamo di non guidare più la macchina. Allo stesso modo dobbiamo tenere le attività aperte in questo Paese”.