Coronavirus, “malati sono 10 volte di più, tanti muoiono in casa” 

Coronavirus, malati sono 10 volte di più, tanti muoiono in casa

Foto AFP

Pubblicato il: 25/03/2020 15:46

“La situazione a Bergamo, una delle province lombarde più colpite dal nuovo coronavirus, al momento non è cambiata. Per vedere gli effetti delle misure di distanziamento sociale ci vorrà del tempo. I numeri fanno ancora paura. Noi medici di famiglia abbiamo parecchi malati a domicilio da seguire: ognuno riceve da 70 a 100 telefonate al giorno di persone che hanno tutti sintomi compatibili con la Covid 19, chi in forma più lieve e chi più severa. I contagi sommersi, che non entrano nelle statistiche dei casi confermati, sono tantissimi visto che i tamponi non si fanno. Se nelle prime settimane potevamo stimare che i malati reali fossero 5 volte di più, ora sono 10 volte di più senza dubbio”. E’ il quadro tracciato all’AdnKronos Salute da Paola Pedrini, segretario della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) Lombardia.

“I numeri reali sono tutt’altra cosa. Pure tanti decessi sfuggono alle statistiche ufficiali. Sono i pazienti che muoiono a casa”, sottolinea Pedrini. Anche i giovani si ammalano “e non è una novità – puntualizza Pedrini – A Bergamo ogni medico di famiglia ha indicativamente una media di 3 pazienti trentenni con sospetta polmonite bilaterale. Ormai i casi li identifichiamo bene solo con il dato clinico. E’ attendibile stimare circa 1.800 pazienti di questa età. Ovviamente i giovani pazienti con polmonite sono molti di meno rispetto a chi ha da 50-60 anni in su, ma anche i rianimatori hanno detto da subito che capitavano casi. Questo è solo per dire che tutti devono mantenere l’allerta e tutti devono seguire le indicazioni per il contenimento del contagio. Nessuno si può sentire tranquillo o immune”.