Coronavirus, Manfredi: “1 milione di studenti collegati alle Università” 

Coronavirus, Manfredi: 1 milione di studenti collegati alle Università

Il ministro Gaetano Manfredi (Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 26/03/2020 13:13

(di Andreana d’Aquino)-

Nell’emergenza dettata dal coronavirus, e mentre gli studenti italiani si stanno adeguando alla ineludibile policy #iorestoacasa, “le nostre università sono ancora attive, anzi teniamo i nostri ragazzi al sicuro e occupati” tanto che “ad oggi ci sono un milione di studenti collegati ai nostri atenei”. E’ il ministro dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi, a delineare il quadro, intervistato dall’Adnkronos. Tirando un bilancio dell’attuale situazione nelle università italiane, Manfredi assicura che “ora anche le università del Sud si sono messe a regime” con la formazione a distanza nell’emergenza dettata dal coronavirus.

“Forse siamo stati criticati, ma è stato strategico chiudere rapidamente le Università” e le scuole, appena si è profilata l’emergenza coronavirus, aveva evidenziato proprio ieri, in tarda serata, Manfredi rivendicando una scelta che si è rivelata “giusta e valutata con tutto il Governo”. “Questa scelta -aveva infatti osservato il ministro- è stata tanto giusta che oggi in Europa e nel mondo tutti si stanno adeguando”.

Dall’ultimo Report dell’Unesco, infatti, si rileva che sono ormai 100 i Paesi nel mondo che hanno chiuso università e scuole per creare il più ampio distanziamento sociale tra i giovani, unico ‘farmaco’ al momento efficace per non farsi colpire dal nuovo virus SarsCov2. Il Report parla di “numeri senza precedenti” e conta 777 milioni fra bambini e ragazzi fuori dalle aule per il Covid-19.

Dopo la Cina, l’Italia è stato il secondo Paese a chiudere scuole e università. Il 26 febbraio scorso, il Governo ed il ministro Manfredi avevano dettato l’agenda decidendo, di chiudere gli atenei, da “lunedì 2 marzo, nelle aree colpite dal coronavirus, gran parte degli universitari potrà progressivamente tornare a seguire le lezioni sul web grazie all’insegnamento a distanza” aveva annunciato il titolare del ministero dell’Università e Ricerca. Poi lo stop per tutti con il Dpcm del premier Conte dell’8 marzo che ha messo in sicurezza a casa ben oltre 9 milioni di studenti e alunni italiani.