Coronavirus, Pregliasco: “Al Nord la febbre è ‘spia’ di Covid” 

Coronavirus, Pregliasco: Al Nord la febbre è 'spia' di Covid

(Afp)

Pubblicato il: 30/03/2020 20:25

Solo un po’ di febbre. Ma questo in Lombardia e nel Nord Italia quasi sempre è spia di Covid-19. “I sintomi di febbre al Nord ormai sono attribuibili al nuovo coronavirus“. A dirlo all’Adnkronos Salute è il virologo di Milano Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. “Lo vediamo ogni giorno anche nel nostro istituto: vengono pazienti con una frattura e un po’ di febbre, facciamo il tampone e sono positivi. Questo naturalmente comporta un impegno diverso al momento dell’intervento”. E al Centro-Sud? “Non è così, c’è ancora una coda di influenza e altri virus. Ma al Nord ormai la febbre è una ‘spia’ del nuovo coronavirus”.

Gli ultimi dati diffusi oggi dalla Protezione Civile “sono buoni – dice Pregliasco – anche se nel fine settimana è stato eseguito un numero molto inferiore di tamponi rispetto ai giorni precedenti. Resta il numero di decessi, che però ha bisogno di più tempo per modificarsi. Il messaggio è dunque di un cauto ottimismo, ma le misure devono restare stringenti fino a dopo Pasqua“. Il virologo raccomanda: “Si sta parlando di riapertura delle attività, ma bisogna tenere duro ancora per due settimane, e poi agire in modo mirato e con gradualità”.

Come? “Proteggendo anziani e fragili e ritardando l’ingresso a scuola dei piccoli, che possono essere veicolo del virus. Terrei ancora chiusi bar, locali e discoteche”. Secondo Pregliasco, “l’osservato speciale è il Centro-Sud, dopo i viaggi di centinaia di persone partite nelle scorse settimane dalla Lombardia. Ma per il momento sembra tenere. E’ davvero importante non abbassare la guardia”, conclude.