Coronavirus, rider aggrediti e derubati a Milano 

Coronavirus, rider aggrediti e derubati a Milano

Pubblicato il: 30/03/2020 16:46

Pierfrancesco Scatigna, 25enne pugliese, stava consegnando delle cassette di frutta e verdura, quando è stato derubato e aggredito in pieno centro a Milano. Pierfrancesco, da 5 anni milanese d’adozione, venerdì scorso stava effettuando una consegna con la sua bicicletta per l’azienda per la quale lavora, BiciCouriers, servizio indipendente di consegna in bicicletta attivo in tutta la città e nell’hinterland, quando si è accorto che qualcosa non quadrava.

“Ero in zona porta Venezia per consegnare un collo – spiega Scatigna all’Adnkronos – sono salito nell’edificio e quando sono sceso ho notato che quello che avevo sistemato sulla bici non era sistemato come l’avevo lasciato. Avevo legato tutti i colli ed erano coperti da un telo, come sempre. Quando mi sono girato verso l’angolo della strada ho notato un uomo che teneva in mano una cassetta di verdura che poco prima avevo lasciato sulla bici”.

Francesco decide quindi di inseguirlo e riprendersi la cassetta. Ma quando prova a farlo viene aggredito. “Quell’uomo mi ha tirato un pugno in pieno volto, ho cercato di reagire e c’è stata una colluttazione. Ma quello che è preoccupante è che nello stesso giorno, un altro collega è stato derubato mentre stava consegnando del vino. Episodi di questo tipo è la prima volta che si verificano”.

Entrambi i rider stavano consegnando in abitazioni private e sono stati sorpresi da malintenzionati o magari da persone che in una situazione di emergenza come quella del coronavirus fanno fatica a sopravvivere. “Gli ho detto ‘hey, cosa fai?’ Non mi ha neanche dato il tempo di parlare – spiega il corriere – ha lasciato quello che aveva a terra e mi ha dato pugno“. Nonostante l’aggressione, il 25enne non se l’è sentita di sporgere denuncia: “Credo fosse un disperato“.

Anche Bicicouriers, che in tutta Milano si occupa di consegnare buste, plichi, pacchi, documenti e cibo, per il momento non ha deciso di adottare particolare cautele: “Siamo a Milano dal 2015 e statisticamente a nessuno dei nostri 15 corrieri era mai successo un episodio di questo tipo” fanno sapere. Da quando l’emergenza sanitaria è divampata in Lombardia, l’azienda ha registrato un picco di lavoro. “E’ impressionante – sottolinea Scatigna – abbiamo avuto un balzo nelle consegne davvero considerevole nelle scorse settimane“. Armati di mascherine e guanti, i corrieri in questi giorni fanno su e giù per la città senza sosta: “Ora parliamo tramite citofono con i clienti, lasciamo i pacchi sulle scale o sul pianerottolo – fa sapere Scatigna -. Molti ci considerano possibili untori, ma anche noi abbiamo paura e adottiamo ogni cautela. Continuiamo a lavorare per assicurare ai nostri clienti un servizio puntuale e impeccabile”.