Coronavirus, “Roma era bomba ma per ora si è fermata” 

Coronavirus, Roma era bomba ma per ora si è fermata

(Afp)

Pubblicato il: 30/03/2020 14:50

“Penso che Roma abbia beneficiato più della Lombardia del lockdown nazionale imposto dal governo. Non siamo ancora certi, ma è stata la misura che ha consentito alla Capitale di non avere un picco epidemico, con tutte le conseguenze a livello di ricoveri ospedalieri. Era una bomba, siamo riusciti per ora a fermarla“. A dirlo all’Adnkronos Salute è Carlo Signorelli, ordinario di Igiene dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano a proposito dell’emergenza coronavirus.”Lo scorso 9 di marzo – ricorda – è stato dichiarato un lockdown nazionale, che si pensava in un primo momento di attuare solamente al Nord. Si è fatta la scelta difficile di estendere la misura e col senno di poi, da commentatore scientifico, dico che quel provvedimento a distanza di 3 settimane è stato preso nei tempi giusti, e ha consentito di contenere i contagi nelle regioni senza focolai. Ecco, quel provvedimento è riuscito a contenere le infezioni in queste zone. Meno efficace è stato nelle aree dove i focolai c’erano: Nord, Marche e zone limitrofe. Roma è stata fra le città che hanno beneficiato maggiormente della chiusura totale. Poi la mancanza di urgenza estrema ha consentito di condurre un’azione di preparazione sul territorio e di gestire gli infetti più in una logica di gestione a casa”.

MASCHERINE – “L’Organizzazione mondiale della sanità dice che le mascherine non servono? Diceva anche che la trasmissione da asintomatici non è rilevante e che questa non era una pandemia. In tempi di ‘pace’ la mascherina nei sani non serve, in tempo di ‘guerra’ può davvero avere un senso. E non si arreca danno a nessuno indossandola“. Le mascherine “sono utili a chi è infetto per non emettere le famose goccioline di saliva che mediano il contagio. Ed essendo ormai noto che non sappiamo chi è infetto – osserva Signorelli all’Adnkronos – possono essere utili anche al passante per strada. Penso abbia un senso l’uso esteso delle mascherine, naturalmente con la logica che fuori dagli ospedali bastano quelle chirurgiche, cioè quelle leggere, e che quelle professionali vanno riservate agli ospedali. Non si arreca alcun danno ed è una teorica protezione in più”.