Coronavirus, Lamorgese: “Gli italiani sono stati esemplari” 

Coronavirus, Lamorgese: Gli italiani sono stati esemplari

(Fotogramma/Ipa)

Pubblicato il: 31/03/2020 20:43

“Io penso che gli italiani si sono comportati in maniera veramente esemplare, hanno fatto notevolissimi sacrifici, come non uscire di casa, ma hanno compreso che era questo l’unico modo per rispondere a una situazione difficile che ha coinvolto tutto il Paese e che ora sta coinvolgendo tutta l’Europa, l’America”. Così il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese intervenendo a diMartedì su La7 sull’emergenza coronavirus. “Gli italiani – aggiunge il ministro – hanno compreso la difficolta del momento e sono stati attenti a seguire tutte le prescrizioni che sono state date dal governo”.

LE MISURE – “Mi sembra che la situazione sia abbastanza stabile rispetto ai giorni scorsi, ciò ci fa bene sperare per i prossimi giorni”. “Noi seguiamo con molta attenzione la situazione, io parlo giornalmente coi prefetti, con i sindaci, i presidenti di regione, e cerchiamo di avere una situazione sotto controllo” aggiunge.

“Spero che le iniziative che sono state poste in essere impediranno una diffusione massiva al Sud, lo vedremo nei prossimi giorni ma di accorgimenti ne sono stati presi tanti, sia dal governo che dai presidenti di regioni”.

I TEMPI – “Non dobbiamo pensare che tutto finirà, ci vuole un po’ di tempo, occorre avere molta cautela, andiamo incontro a Pasqua e si deve capire che questo è il momento più delicato, in cui porre ancora più attenzione ai propri comportamenti”. Il ministro ricorda che “bisogna uscire di casa solo per necessità, per andare a lavoro, o per motivi di salute. Ma proprio oggi – aggiunge – abbiamo fatto una circolare per dire che il genitore può uscire col figlio sotto casa, quando parliamo di attività motoria è anche quella, per consentire ai bimbi di prendere un po d’aria”.

“I controlli ci sono – sottolinea Lamorgese – dal 10 al 20 marzo sono stati circa 3 milioni di controlli, ma le sanzioni sono diminuite perché sono state circa 22mila in dieci giorni rispetto alle 116mila del primo periodo”.

IL LAVORO– “Ce la stiamo mettendo tutta perché capiamo che è un momento difficile, non soltanto per i lavoratori che sono in cassa integrazione, io ho sempre fatto riferimento alle classi più deboli e fragili che vivevano di lavori occasionali e che certamente vanno tutelati in questa fase di difficoltà economiche per il Paese“. “Proprio per evitare scene che abbiamo visto, come assalti ai supermercati – conclude il ministro – dobbiamo essere fermi nel sanzionare episodi di questo genere, comprendendo lo stato di difficoltà in cui si trovano in questo momento tanti italiani”.

LE VACANZE – “Spero che per l’estate certamente potremo andare in vacanza, me lo auguro, ma certamente questo periodo lascerà qualcosa dentro di noi perché dobbiamo cambiare un po’ stile di vita per non cedere e non vanificare quanto fatto dopo tanto sacrifici”. “Ritengo che certamente dopo Pasqua ed entro aprile vedremo i dati e verranno prese decisioni a livello anche di comitato tecnico, e poi dal governo”.