Coronavirus, Boccia a Fontana: “Lo Stato fa tutto ogni giorno” 

Coronavirus, Boccia a Fontana: Lo Stato fa tutto ogni giorno

(Fotogramma)

Pubblicato il: 02/04/2020 14:15

“Non ho né tempo né voglia di fare polemiche con il presidente della Regione Lombardia, Fontana: tutto quello che lo Stato fa è in rete e qualunque cittadino può andare sui siti istituzionali e trovare tutto quello che la Protezione Civile ha fatto e sta facendo ogni giorno, con un ‘contatore’ aggiornato ora per ora”. E’ quanto afferma il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia in collegamento con il programma ‘L’aria che tira’ su La7.

“Fontana sa benissimo che è appena atterrato l’ennesimo aereo della Guardia di finanza: se ci fosse una grande telecamera dall’alto, inquadrerebbe tutti i mezzi militari che si spostano e arrivano nelle città e negli ospedali per scaricare materiali che lo Stato ha acquistato in giro per il mondo e continua ad acquistare per tutte le Regioni e soprattutto per la Regione Lombardia che è quella in condizioni più critiche”, afferma ancora il ministro Boccia.

“Esorto tutte le Regioni alla massima trasparenza e a mettere in rete tutto, in modo da avere accanto alle colonne statali quelle regionali e far sapere a tutti dove finiscono gli strumenti che vengono distribuiti, ospedale per ospedale: un lavoro che possiamo fare insieme, senza scaricarci addosso le responsabilità”, dice ancora.

“Ho esortato tutte le Regioni; siamo dalla loro parte per rafforzare l’organizzazione sanitaria, che resta però una loro competenza esclusiva, scolpita nella Costituzione”, ricorda l’esponente del Governo. “Lo Stato ha la forza, in un momento di emergenza nazionale, di aiutare tutti ma a una condizione: non perdere tempo in polemiche inutili. Tutti si aspettano che le istituzioni mettano in sicurezza la sanità italiana, che sta facendo un lavoro straordinario”.

Boccia fa riferimento in particolare alle parole pronunciate dall’assessore lombardo rivolte nei confronti del commissario Arcuri. “L’assessore regionale della Lombardia, Caparini, deve scusarsi con il commissario Arcuri. Quella di Caparini è stata un’uscita sbagliata, che spero abbia fatto solo per ragioni di stress e di pressione, cui ha già risposto il commissario Arcuri”, aggiunge.

“Un’ora e mezzo dopo la sua dichiarazione – ricorda Boccia in relazione alla fornitura di materiale da Roma- è uscita una nota ufficiale della Protezione Civile e dell’ufficio del Commissario che diceva con chiarezza che il sabato precedente alle ore 21.59 la dirigente responsabile della Regione Lombardia, Branchi, aveva confermato i numeri andati in rete: c’erano alcune differenze sui monitor e noi ci siamo adeguati ai numeri regionali della Lombardia, prudenzialmente, per quanto riguarda le consegne statali”.