Medico di base picchia suo assistito 87enne 

Medico di base prende a calci suo assistito 87enne

Pubblicato il: 03/04/2020 13:48

Ha aggredito il proprio assistito, un anziano di 87 anni, schiaffeggiandolo, spintonandolo e infine facendolo cadere a terra dove lo stava scalciando prima che intervenisse provvidenzialmente una signora. I carabinieri della Stazione di Calimera, in provincia di Lecce, hanno deferito in stato di libertà per lesioni personali aggravate il medico di medicina generale che opera nel comune di Calimera, convenzionato con il sistema sanitario regionale che ieri pomeriggio (e non questa mattina, come si era saputo in un primo momento) fuori dal proprio studio in via Palumbo a Calimera avrebbe aggredito l’84enne. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’aggressione è nata a seguito di una lite iniziata per futili motivi tra il medico e il paziente.

“Un uomo di 87 anni in provincia di Lecce è stato aggredito da un medico con una violenza inaudita. La scena è stata filmata da alcuni passanti e l’uomo è stato soccorso dal 118. Ho preso contatto personalmente con la famiglia e assicurato alla vittima il massimo sostegno della Regione Puglia e della Asl di Lecce non solo per l’assistenza nelle cure, ma anche dal punto di vista legale perché saremo al suo fianco nell’azione penale contro l’aggressore. A lui va tutta la nostra vicinanza”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che, insieme al direttore generale Asl Lecce, ha anche avviato la procedura di revoca della convenzione come medico di medicina generale. E, in un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Lecce, Emiliano ha sollecitato l’esercizio dei poteri assegnati dalla legge all’organismo professionale.

“L’episodio – dichiara Emiliano – merita di essere sanzionato con la radiazione dall’Ordine dei Medici, ma non è compito della Regione Puglia provvedere in tal senso. Sicuramente questa persona non merita di continuare a svolgere il ruolo di medico di medicina generale e quindi ho dato mandato al direttore generale della Asl di revocare immediatamente la convenzione. Aggiungo – prosegue – che ci costituiremo parte civile al fianco di questo cittadino nell’eventuale processo penale che verrà instaurato a seguito di questi fatti gravissimi”.

“Il danno che questo medico ha provocato al suo paziente è un episodio raccapricciante e inaccettabile e rappresenta esattamente l’opposto rispetto al quotidiano immane sacrificio che i medici pugliesi stanno sostenendo in questo periodo drammatico. Egli ha dunque danneggiato non solo un cittadino, fatto gravissimo – sottolinea Emiliano – ma anche tutti i suoi colleghi che onorano il camice bianco e il giuramento di Ippocrate. Esprimo quindi anche a tutti i medici e sanitari pugliesi il mio dolore per quanto accaduto perché so che essi stanno soffrendo per questo evento assurdo che non trova alcuna giustificazione”.