Coronavirus, André de la Roche: “Soffro per la mia America offesa da Trump” 

Coronavirus, André de la Roche: Soffro per la mia America offesa da Trump

Pubblicato il: 06/04/2020 20:16

“Soffro a distanza e sono preoccupatissimo per la mia America offesa da Trump. Il presidente degli Stati Uniti avrebbe dovuto chiudere prima le grandi città, non solo New York. Il mondo dello spettacolo è in ginocchio. E ognuno aspetta che il coronavirus rallenti la sua corsa. Ma prevedo tempi lunghissimi”. E’ quanto ha dichiarato all’Adnkronos, André de la Roche, maestro, ex ballerino e oggi coreografo, volto noto della tv, protagonista indiscusso del musical ‘Dancin’ di Bob Fosse che lo fece conoscere, negli anni ‘80 al pubblico italiano.

“Sono in contatto ancora con molti danzatori di quello storico musical – ha aggiunto – ma anche con Manette LaChance, sorella di Steve, con Vincent Paterson, coreografo di Madonna e Michael Jackson. Purtroppo questa tremenda pandemia ha globalizzato il mondo al ribasso. Chiusa Broadway, chiusa Las Vegas, ma anche l’Abt e il New York City Ballet, il Los Angeles Ballet. Si continua a studiare da casa, o seguendo le lezioni dei maestri attraverso diverse a applicazioni. Ma purtroppo non è la stessa cosa”.

“Gli Stati Uniti sono una grande nazione, ricca, ricchissima – ha ricordato André de là Roche – ma ci sono anche fasce di povertà impressionante in Louisiana o a New Orleans, dove tra l’altro è stato permesso di festeggiare il Carnevale. Ma lo ripeto, il presidente Trump ha sbagliato a non chiudere gli Stati Uniti. Problemi economici, problemi legati alle prossime elezioni. Ma sta cambiando idea. Era inevitabile”. E intanto André de la Roche, chiuse le scuole di danza, annullati stage e lezioni aperte, tutti i giorni si collega via ‘messanger’ con i suoi allievi. Pilates, gyrotonic, stretching, pesi, sbarra a terra (lezione Graham). Con la speranza di ricominciare al più presto. “Sono sicuro che questa estate – ha proseguito il coreografo e maestro – ci rivedremo a lezione. Con l’obbligo, però, di fare tamponi a tutti”.