Gallera: “Trivulzio? 18 morti per Covid, numero basso” 

Gallera: Trivulzio? 18 morti per Covid, numero basso

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Pubblicato il: 06/04/2020 19:04

“Si è detto sono morte 70 morte al Pio Albergo Trivulzio ed è vero, ogni persona che manca è un dolore, ma l’anno scorso nel mese di marzo sono mancate 52 persone, ricordiamo che è un hospice. Qualcuno si è infettato ed è morto di Covid: sono 18 le persone risultate positive e decedute per Covid, una media che è molto ridotta rispetto ad altre situazioni”. Lo spiega l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera nella diretta per fare il punto sull’emergenza coronavirus in regione.

“Il fatto che il Trivulzio abbia agito in maniera oculata è dimostrato, sempre dalle relazioni che sono state presentate, dal fatto che il numero di pazienti Covid positive è estremamente basso in un momento in cui molti raccontano e noi abbiamo registrato che il numero dei dipendenti degli ospedali positivo è stato anche considerevole. Dai titoloni dei giornali alla verifica puntuale delle direzioni generali e dei dipendenti a volte si scopre che la realtà sembra essere molto diversa”, aggiunge Gallera.

Il direttore sanitario del Pio Albergo Trivulzio “Situazione sotto controllo”

Quando l’emergenza sanitaria coronavirus era al massimo e occorreva liberare letti negli ospedali, in particolare a Bergamo e Brescia, “abbiamo chiesto anche alle Rsa che avevano determinate condizioni se volontariamente erano disposte a fare questo: non abbiamo mai imposto, né chiesto alle Rsa di mettere i pazienti Covid insieme agli altri anziani e chi oggi dice questo fa un atto ignobile“, afferma ancora l’assessore lombardo al Welfare.

“Fa un atto vergognoso che non rende merito al grande tentativo e all’azione che abbiamo fatto che ha salvato la vita a delle persone”. La richiesta è stata fatta alle Rsa “che avevano delle strutture autonome – cioè padiglioni o strutture indipendenti – che non entravano in alcun modo in contatto con gli altri pazienti ricoverati e anche con personale dedicato esclusivamente a questi pazienti. Qualcuno l’ha fatto, un numero ristretto, e questo ci ha consentito di salvare delle vite”, aggiunge l’assessore.

“Ora leggere un assoluto travisamento delle realtà, essere accusati da qualcuno di cose che non abbiamo fato, che ci imputa azioni che sono il contrario di quello che abbiamo scritto nero su bianco in provvedimenti approvati e che sono inconfutabili questo noi lo riteniamo grave per come è avvenuto, triste perché si sta speculando su persone che soffrono e inaccetabile per chi come noi di fronte alla più grande emergenza dell’epoca moderna ha messo in campo tutte le misure che poteva mettere in campo per offrire vita e speranza”, conclude Gallera.