Coronavirus, Boccia: “Salute è priorità” 

Coronavirus, Boccia: Salute è priorità

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Pubblicato il: 09/04/2020 16:28

“Resta prioritario mettere in sicurezza la salute degli italiani, mai come in questo momento dobbiamo essere convinti che abbiamo fatto tutti insieme uno sforzo straordinario. I numeri, come il presidente Fontana sa, iniziano a farci vedere piccole luci ma non dobbiamo sprecarle“. Lo ha detto il ministro degli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, arrivando all’aeroporto militare di Linate, al seguito del personale sanitario inviato dal Dipartimento Nazionale di Protezione civile per dare manforte agli Spedali civili di Brescia, tra le province più colpite dal coronavirus. Quindi ha sottolineato: “Insistiamo con impegno in questi giorni a tener duro. Va da sé che la nuova fase sarà caratterizzata da nuovi comportamenti a cui non eravamo abituati prima, tra 15 giorni non cambierà questo comportamento e varrà per le attività produttive, commerciali e sociali”.

LA FASE DUE – “Per la fase due ci sarà una cabina di regia annunciata dal presidente del Consiglio della quale Fontana sarà parte integrante. E’ una cabina scelta dalle stesse regioni, nella quale ci sarà Bonaccini e un terzo presidente che ci sarà comunicato a breve dalla conferenza delle Regioni”. “La stessa cosa faremo con i Comuni – ha aggiunto il ministro – con le parti sociali, i rappresentanti delle imprese e la comunità scientifica. Tutti insieme gestiremo la fase 2 con la maggioranza e le opposizioni”. “A Fontana abbiamo ribadito che il Governo c’è, h24, la Protezione civile ha dato tutta la disponibilità possibile a Regione Lombardia e abbiamo ribadito un concetto chiaro: stop alle polemiche e lavoriamo tutti insieme“. “La Lombardia era ed è la massima priorità del Paese, l’ho ribadito al presidente Fontana”. “Lo è con le altre province ferite di altre regioni, come Piacenza e Rimini”. “Tutto il lavoro che la protezione civile sta facendo continuerà a essere fatto”, ha spiegato.

REGIONI E COMUNI – Anche nella cosiddetta Fase 2 è compito dello Stato garantire una serie di servizi alle Regioni e ai Comuni. “Noi dobbiamo completare questa fase, che ci serve a mettere in sicurezza i territori e i loro presidi: è evidente che noi riteniamo che la Fase 2 può partire se è stato messo in sicurezza il Paese. Il Governo è impegnato in questo e sono qui per ribadire ai sindaci dei comuni capoluoghi che il loro lavoro sarà rafforzato”. Quanto all’incontro richiesto da Anci Lombardia “ho detto loro che il governo è a totale disposizione di regione e comuni – ha spiegato Boccia – che sono le braccia e il corpo dello Stato sul territorio. Ieri c’è stato un confronto sui temi che Anci aveva posto nella Conferenza Stato-Regioni e penso che abbia senso chiarire la disponibilità totale del Mef su alcune risorse ed esigenze che i Comuni hanno. Daremo queste risposte qui in Lombardia con i sindaci dei capoluoghi nel confronto che il governo ha accettato” di fare.

I FONDI – La notizia di tagli ai fondi per le spese della Regione Lombardia è “infondata”. “Abbiamo chiarito anche al governatore che le risorse sono aumentate, Regione Lombardia ha avuto la garanzia dal Governo che tutte le spese fatte sono assolutamente coperte dallo Stato centrale, ma era necessario rendicontare tutte le spese fatte con i fondi della protezione civile. Continueremo a fare così, esattamente come stanno facendo le altre regioni”, ha aggiunto. “La Lombardia va rafforzata, la rinforzeremo tutti insieme con l’impegno dello Stato”.

MEDICI E INFERMIERI – In Lombardia, ha sottolineato Boccia, “siamo a 162 medici arrivati in questi giorni e ne arriveranno ancora. Completeremo il contingente italiano di 300 medici e 500 infermieri. Come ho anticipato al presidente Fontana tra sabato e lunedì arriverà anche un contingente con 100 infermieri da ridistribuire tra Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Liguria, che hanno le criticità maggiori su alcuni territori”.