Olanda: “Maggioranza Eurogruppo contro coronabond”  

Olanda: Maggioranza Eurogruppo contro coronabond

(Foto Afp)

Pubblicato il: 10/04/2020 09:23

La posizione dell’Eurogruppo sulla mutualizzazione del debito necessario ad affrontare la crisi provocata dalla Covid-19, “è chiara in modo cristallino. C’è una maggioranza contro gli eurobond. C’è una maggioranza contro la mutualizzazione del debito”. Lo ha spiegato il ministro delle Finanze olandese Wopke Hoekstra, in una conferenza stampa on line dopo l’Eurogruppo della notte scorsa.

“Il calcolo è piuttosto semplice: nove Paesi hanno firmato un documento a favore degli eurobond. E’ relativamente facile fare i conti: ci sono 19 Stati membri dell’Eurogruppo e 27 membri dell’Ue”, sottolinea aggiungendo: “Ma per come la vediamo noi non è una discussione così rilevante. E naturalmente, per questo tipo di lettere, se le firmi è chiaro, ma è chiaro anche se non le firmi”.

“E’ molto semplice: gli eurobond sono una cosa con la quale non sono d’accordo e con la quale non sarò mai d’accordo”, ribadisce, perché “a mia convinzione profonda è che non solo siano ingiusti nei confronti del contribuente olandese, ma che alla fine sarebbero una cosa che aumenterebbe, anziché diminuire, i rischi per l’Unione Europea nel suo complesso”. “Pertanto – ha proseguito Hoekstra – sono una cosa poco saggia, che deve essere evitata. Ma nel complesso credo che” quello che è stato approvato nella notte dall’Eurogruppo “sia un grande pacchetto: è una combinazione di solidarietà e e di saggezza, va bene nel breve periodo e nel lungo periodo e io come ministro olandese delle Finanze sono molto soddisfatto”.

Le linee di credito Eccl a condizionalità leggera del Meccanismo Europeo di Stabilità su cui l’Eurogruppo ha trovato l’accordo potranno essere utilizzate per affrontare i costi economici della pandemia di Covid-19, ma solo i “costi sanitari diretti e indiretti” legati alla malattia. E i ministri si sono dedicati “specificamente” a intendersi su che cosa si intenda per i costi sanitari “indiretti” che le Eccl potranno coprire.

Durante l’Eurogruppo in videoconferenza di ieri, ha detto Hoekstra, “ci siamo dedicati specificamente a questa questione. I costi diretti legati alla sanità per la Covid-19 sono per esempio il costo relativo agli ospedali”. “I costi indiretti – ha proseguito Hoekstra – sono solo costi sanitari indiretti: per esempio, la fase di riabilitazione e cura” dei malati di Covid-19, “i trattamenti dei quali le persone possono avere bisogno dopo aver lasciato l’ospedale”.

“E, per esempio – ha continuato – le attrezzature sanitarie di cui potrebbero avere bisogno in quella. Ma deve essere legato al coronavirus. Non può essere usato, e non lo sarà, per esempio per gli effetti economici indiretti” della pandemia. “E ci siamo occupati esplicitamente di questo – ha detto ancora – anche nelle varie call. Potete chiedere ai miei colleghi: ce ne siamo occupati esplicitamente, con i ministri delle Finanze dei Paesi più grandi, per intenderci che cosa rientra e cosa no”.

“E penso che sia giusto – ha aggiunto Hoekstra – perché per quella parte la sola condizionalità è il coronavirus, del quale soffriamo tutti. Ma per i mezzi di cui un Paese ha bisogno per affrontare i costi economici, diretti e indiretti, lì si applicano le regole di sempre, con la condizionalità macroeconomica. E’ molto chiaro”.

“E c’è – ha continuato Hoekstra – questo testo deliberatamente vago sugli ‘strumenti finanziari innovativi’: ciascuno può leggervi quello che vuole. Ma penso che sia anche importante non illudersi: anche con intenzioni ottimistiche, non si può leggere nulla che sia legato alla mutualizzazione del debito qui. E, in ogni modo, il testo è molto chiaro: è una cosa” di cui parleranno “i primi ministri. E’ quello che è: la mia aspettativa è che non farà molta strada”, conclude.