Rai, Borioni e Laganà: “Grave che vertici non informino Cda su atti Vigilanza” 

Rai, Borioni e Laganà: Grave che vertici non informino Cda su atti Vigilanza

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Pubblicato il: 12/04/2020 15:11

di Veronica Marino

I consiglieri Rai Rita Borioni e Riccardo Laganà ieri a tarda sera, a quanto apprende l’Adnkronos, hanno inviato una lettera al presidente Marcello Foa, all’amministratore delegato Fabrizio Salini e all’intero Cda contestando la scelta dei vertici aziendali di non informare il consiglio su quanto accaduto dopo la diretta televisiva del premier Giuseppe Conto del 10 aprile scorso. Il riferimento è alla missiva inviata dal presidente della Commissione di Vigilanza Alberto Barachini all’ad e al presidente della Rai e non condivisa con tutti i consiglieri così come alle scelte ‘riparatorie’ messe in atto in autonomia dalla testata ammiraglia nella giornata di ieri, senza una valutazione approfondita nell’ambito del consiglio. Di qui la necessità rilevata da entrambi, e la richiesta, di una convocazione urgente del Cda che possa essere occasione di una valutazione più attenta sulla effettiva necessità di spazi proporzionali per le forze di opposizione in programmi e testate Rai.

“Con riferimento all’oggetto e alle notizie di stampa relative a quanto stabilito nelle ultime ore dalla Commissione di Vigilanza Rai, chiediamo di essere tenuti doverosamente al corrente degli sviluppi della questione – è l’incipit della missiva – Poiché ogni decisione nel merito di una vicenda estremamente delicata non può essere rimessa ad una valutazione esclusiva di Ad, Presidente e, temiamo, di un ristretto numero di consiglieri, chiediamo sin da ora che sul tema venga convocato immediatamente un CdA urgente nel corso del quale sarà gradita una relazione che illustri gli spazi concessi a ciascuna forza politica e/o leader politico nei notiziari Rai e trasmissioni di approfondimento (ovviamente al netto degli interventi cd istituzionali) dall’inizio dell’emergenza (23 febbraio) ad oggi. Avvertiamo la necessità che si appuri (sul piano squisitamente giuridico) se sussista un dovere (o meno) per il servizio pubblico di procedere ad autonomo ‘riequilibrio informativo’ rispetto ad una conferenza stampa istituzionale della Presidenza del Consiglio trasmessa per corretto adempimento degli obblighi discendenti dal Contratto di Servizio”.

“Prendiamo atto che le testate, durante gli odierni notiziari, hanno già fornito ampi e forse eccessivi spazi di replica alle forze dell’opposizione – osservano Borioni e Laganà -. Riteniamo pertanto che nessun altro spazio specifico sia dovuto come apparentemente richiesto in una lettera che il Presidente della Vigilanza ha inviato a Rai senza che tutti i membri del consiglio di amministrazione ne siano mai venuti a conoscenza. Evidentemente né l’Ad, né tantomeno il Presidente di garanzia ritengono importante dovere informare i consiglieri sul tema, figuriamoci poi ogni eventuale parere. Con l’occasione siamo costretti a ribadire l’esigenza di completa e immediata informazione del Cda su tutte le vicende che lo coinvolgono, direttamente o indirettamente”.