Travaglio: “Conte a reti unificate? Chi vuole può trasmettere Signora in giallo” 

Travaglio: Conte a reti unificate? Chi vuole può trasmettere Signora in giallo

(Fotogramma)

Pubblicato il: 14/04/2020 21:28

“Se un direttore di rete o di tg vuole trasmettere La Signora in giallo o l’Ispettore Barnaby al posto della conferenza stampa di Conte, è liberissimo di farlo. Non c’è nessuna legge che imponga a nessuna tv di trasmettere quello che dice Conte”. Marco Travaglio interviene così, a Otto e mezzo, nella discussione relativa all’ormai celeberrima conferenza stampa in cui il premier Giuseppe Conte ha fatto riferimento alle “fake news” di Matteo Salvini e Giorgia Meloni in materia di Mes. Il passaggio della conferenza stampa è stato giudicato ”uso personalistico” della tv da Enrico Mentana, che più volte è tornato sul tema.

“Non si sono mai sentite tante balle come quelle a proposito delle comunicazioni del presidente del Consiglio. In democrazia ognuno è libero di dire ciò che vuole, poi c’è il codice penale in caso a mettere un freno. I capi dell’opposizione possono dire che il presidente del Consiglio è un traditore, un venduto, un venditore o svenditore dell’Italia al Mes. Il premier è liberissimo di dirgli che non è vero, chiamandoli per nome e cognome. I giornalisti sono liberissimi di giudicare Conte, Salvini e la Meloni, dicendo che Conte ha torto o viceversa”, dice Travaglio.

“L’unica cosa che non si può dire è che non si devono trasmettere delle parole del presidente del Consiglio perché non ti piacciono. Tu le trasmetti, se ritieni di trasmetterle, e poi le critichi. Se non le vuoi trasmettere, non le trasmetti. Questa storia per cui Conte parla a reti unificate è una totale bugia, nessuna televisione è obbligata a trasmettere i messaggi o le conferenze stampa di Conte. Ci possono essere delle reti che Conte non lo fanno nemmeno vedere”, aggiunge, senza mai menzionare La7 e Mentana. “A casa mia, Conte che polemizza con le opposizioni è una notizia: la si dà e la si valuta. Si giudica quello che hanno fatto, si dice tutto quello che si vuole. L’unica cosa bizzarra è una discussione se sia il caso di trasmettere parole che Conte che fanno discutere da una settimana. Si danno tutte le notizie, poi si commentano e si criticano”.