Coronavirus, Discendente Trivulzio: “Pio Albergo, ancora uno scandalo tra immobili Ipab” 

Coronavirus, Discendente Trivulzio: Pio Albergo, ancora uno scandalo tra immobili Ipab

Polimnia Attolico Trivulzio

Pubblicato il: 15/04/2020 20:07

“Ancora un altro scandalo per il Pio Albergo Trivulzio. Dopo Tangentopoli e Affittopoli ora si parla di occultamento della diffusione del covid -19 tra gli oltre mille e 300 anziani all’interno del polo geriatrico più importante d’Italia. Elemento comune di questi scandali è che immobili, donati nei secoli all’Ipab e destinati a mantenere il patrimonio e a erogare beneficenza, sono stati dati in locazione oppure venduti all’asta a prezzi irrisori. Complice chi ha gestito e continua a gestire con poca visione e estrema ingordigia il patrimonio degli enti benefici italiani”. E’ quanto ha raccontato all’Adnkronos, Polimnia Attolico Trivulzio, discendente di Antonio Tolomeo Trivulzio che alla morte, avvenuta nel 1767, dono’ il suo palazzo in via della Signora a Milano realizzando la prima istituzione caritatevole moderna, non religiosa, che avrebbe dovuto occuparsi dei poveri e degli indigenti, secondo le sue istruzioni.

“Con la legge Crispi – ha proseguito Polimnia Attolico Trivulzio – il Pio Albergo Trivulzio è diventata una Ipab, ovvero un Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficienza. Da allora ad oggi il panorama delle Ipab appare desolante in tutti il territorio nazionale. Sono state amministrate con negligenza, è stata depauperata la ricchezza di questi enti lasciando gli italiani senza servizi sanitari e sociali, privi anche del patrimonio artistico. La stessa cosa e’ avvenuta con l’Ospedale San Giacomo in Augusta e il Collegio Salviati a Roma -ha proseguito – Per il nosocomio romano erano stati spesi per la ristrutturazione ben 12 milioni di euro di soldi pubblici”.

“Dal 2008 l’Ospedale in via di Ripetta è chiuso- ha ricordato Polimnia Attolico Trivulzio- In piena emergenza Coronavirus resta chiusa una struttura nel centro storico di Roma che potrebbe ospitare centinaia di persone”. Ed ha concluso: “Mi appello a tutti gli italiani affinché la gestione degli ospedali, degli ospizi, degli orfanotrofi, delle scuole, nati dal desiderio e dalla perseveranza di privati con una destinazione benefica, possa essere amministrato finalmente, lo ripeto, senza ingordigia, con una visione. E soprattutto da persone che vi possano accedere attraverso concorsi basati sul merito”.