Nomine, centrodestra furioso: “No a forzature, non partecipiamo a spartizioni” 

Nomine, centrodestra furioso: No a forzature, non partecipiamo a spartizioni

Pubblicato il: 17/04/2020 19:51

“In piena emergenza coronavirus, il governo e la maggioranza vogliono procedere al rinnovo dei vertici di enti e di aziende pubbliche. Dopo Inps e Inail è il momento delle grandi aziende di Stato, a partire da Eni, Enel, Poste, Leonardo e Terna. Noi avevamo chiesto il congelamento e il rinnovo automatico degli amministratori in carica, sia perché in questa fase non è opportuno introdurre motivi di tensione e di conflitto mentre tutte le forze dovrebbero essere orientate alla lotta all’emergenza sanitaria ed economica, sia per salvaguardare la stabilità e la continuità nella guida delle aziende in un momento delicatissimo nel quale sono particolarmente esposte alla crisi dei mercati e a manovre speculative di tipo finanziario. E’ grave che la maggioranza voglia effettuare questa forzatura quando anche il controllo parlamentare è necessariamente indebolito”. Lo affermano in una nota congiunta Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. “L’opposizione -aggiungono- si chiama fuori da questa scelta infelice, che certo non va nello spirito di collaborazione responsabile più volte invocato dal Presidente della Repubblica, e quindi non parteciperà all’indicazione dei nuovi amministratori. Lasciamo a Cinquestelle, Pd e Italia viva l’irresponsabile spartizione di poltrone alla quale si stanno dedicando in un momento così delicato”.

“Prima dell’emergenza coronavirus – ricordano i leader del centrodestra – i partiti della maggioranza avevano rinviato per nove mesi le nomine di Agcom e Garante della Privacy: due autorità di garanzia fondamentali, che oggi dovrebbero operare nel pieno delle loro funzioni, soprattutto in un momento nel quale è prioritario difendere i dati e la libertà personale degli italiani. Ora invece, in piena emergenza coronavirus – concludono – il governo e la maggioranza vogliono procedere al rinnovo dei vertici di enti e di aziende pubbliche”.