Coronavirus, Confindustria Nautica: “Avanti confronto con governo per riapertura” 

Coronavirus, Confindustria Nautica: Avanti confronto con governo per riapertura

Pubblicato il: 18/04/2020 19:31

Confindustria Nautica continua il lavoro di confronto con il Governo per consentire la riapertura delle attività produttive, come primo passo indispensabile anche per farsi trovare pronti alla riapertura delle attività legate al pubblico, come i servizi e il charter. E’ quanto si legge in una nota che annuncia anche come “dopo tre rilevazioni dello stato dei diversi comparti del settore, è stato redatto un Dossier per illustrare le tipologie delle aziende, il numero medio dei dipendenti, i profili di rischio per il personale, le misure di tutela adottate, i flussi di cassa delle imprese, l’andamento del ciclo produttivo, l’impatto economico e occupazionale del protrarsi per singola settimana delle misure di chiusura, sia sul 2020, sia sul 20212”.

Al Dossier, portato all’attenzione del Governo, della Task Force e del Comitato tecnico-scientifico, e’ stato allegato un piano per la riapertura sotto controllo sanitario, con annessi i protocolli da adottare con i sindacati o le rappresentanze aziendali. “Nel frattempo, negli scorsi giorni l’Associazione è intervenuta presso tutti i presidenti di Regione inviando loro la sintesi dello studio già presentato a Palazzo Chigi.Le prime risposte sono arrivate dalle Regioni. Dopo la Liguria, anche la Toscana e il Lazio hanno interpretato le norme governative sulle attività di manutenzione di unità da diporto statuendo che possono ritenervisi incluse quelle di consegna delle unità già prodotte”.

“Ritengo che siamo riusciti a dimostrare tecnicamente il basso impatto di rischio delle attività nautiche, che è la condizione pregiudiziale per ogni valutazione di riapertura da parte dell’Esecutivo”, conclude il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi che conferma il dialogo con il governo anche per quanto riguarda le attività dei porti, dei charter, delle scuole nautiche e dei servizi in vista della definizione del cosiddetto “decreto Aprile”.