Morto l’attore Philippe Nahon 

Coronavirus, morto l'attore Philippe Nahon

(Afp)

Pubblicato il: 19/04/2020 18:45

di Paolo Martini

L’attore francese Philippe Nahon, caratterista noto soprattutto per i suoi ruoli nel cinema thriller e horror, noto al pubblico francese come una sorta d’icona del maniaco o dell’assassino ma anche del poliziotto ben supportato dalla corporatura e dallo sguardo vissuto, è morto oggi all’età di 81 anni dopo una lunga malattia aggravata dall’infezione del coronavirus. L’annuncio della scomparsa è stato dato sui social dallo sceneggiatore e attore francese Alexandre Astier, autore della serie tv “Kaamelott” in cui Nahon veste i panni di Goustan de Carmélide, e dalla Cinématèque de France.

Nato il 24 dicembre 1938, a Parigi, era sposato con l’attrice Elisabeth Weissman. Il primo ruolo sul grande schermo per Nahon arrivò nel 1962 con “Lo spione” di Jean-Pierre Melville.

Nahon ha avuto un’importante collaborazione con il regista argentino Gaspar Noé, per il quale ha recitato nei film “Seul contre tous” (1998) e “Irréversible” (2002), nel mediometraggio “Carne” e nel cortometraggio “Sodomites”. Ha recitato anche in “War Horse” (2011) di Steven Spielberg; è stato il capo poliziotto nel cult-movie “L’odio” di Mathieu Kassovitz (1995), con cui ha collaborato anche per “I fiumi di porpora” (2000). E’ apparso anche in “Kill me please” (2010), film di Olias Barco vincitore al Festival del cinema di Roma, e in “Il patto dei lupi” (2001), thriller in costume di alta qualità e ne “Il maggiordomo del castello” (2001).

Tra le sue interpretazioni si ricordano: “Un marito è sempre un marito” di Serge Friedman (1976), “I visitatori 2 – Ritorno al passato” di Jean-Marie Poiré (1998), “Una vita alla rovescia” di Rolando Colla (1998), “Una questione privata” di Guillaume Nicloux (2002), il noir “Le deuxième souffle” di Alain Corneau (2007), “Mammuth” di Gustave de Kervern e Benoît Delépine (2010) e “Adèle e l’enigma del faraone” di Luc Besson (2010). Tra le sue ultime apparizioni “La storia di Cino” (2014) di Carlo Alberto Pinelli.

Attivo nelle serie tv francesi ha preso parte a numerosi produzioni tra cui “Il commissario Moulin”, “Julien Fontanes, magistrato”, “Il comandante Florent” e “Il commissario Cordier”.