App Immuni, dubbi dal Pd: “Parlamento dovrà discuterne” 

App Immuni, dubbi dal Pd: Parlamento dovrà discuterne

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Pubblicato il: 20/04/2020 16:11

“L’app di tracciamento sarà un pezzo importante della prossima stagione in cui dovremo convivere con il Coronavirus. Mi limito a ricordare che in Italia vige comunque una Costituzione che non può essere elusa, soprattutto nella parte dei diritti fondamentali. Quel che è certo è che dovrà discuterne il Parlamento”. Lo afferma il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci.

“È importante che si stia procedendo con la scelta del contact tracing come parte della strategia per condurre in sicurezza la Fase 2. Ma un terreno tanto delicato, che riguarda i diritti e le libertà costituzionali delle persone, non può essere affrontato esclusivamente con lo strumento dell”ordinanza commissariale“. Sottolinea quindi il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio.

“Si deve procedere in fretta e confrontarsi col governo ma come in altri paesi e tenendo conto delle indicazioni del Garante della Privacy, sulla sicurezza dei dati sensibili delle persone tracciate dall’app è necessario che la materia venga esaminata dalle Camere, come già richiesto dalla Commissione Trasporti di Montecitorio, nell’auspicio di giungere a una norma condivisa. Vanno assicurati la proprietà e la gestione pubblica dei dati e l’assenza di discriminazioni fra cittadini nel pieno rispetto della privacy”.

Non basta un’ordinanza nè un Dpcm. La tracciabilità via app delle persone deve essere regolamentata con una legge ad hoc. Ne è convinto il costituzionalista Stefano Ceccanti, deputato Pd. “L’app Immuni? Ci vuole una norma primaria – dice all’Adnkronos – un Dpcm non può bastare perchè vanno bilanciati i diritti”.

In che senso? “Va bilanciato il diritto alla sicurezza con quello alla privacy. Sono operazioni delicate che si possono fare solo con una legge”. Potrebbero esserci profili di incostituzionalità: “Sul merito attendiamo una proposta precisa dal governo”.