Coronavirus, astrofisica Caravaeo (Inaf): “Tutta la scienza studia la pandemia”  

Coronavirus, astrofisica Caravaeo (Inaf): Tutta la scienza studia la pandemia

La scienziata e astrofisica Patrizia Caraveo

Pubblicato il: 20/04/2020 14:10

(di Andreana d’Aquino)-

La conquista della Luna “è l’evento più significativo del secolo scorso e ha molte lezioni da insegnarci” perché l’umanità è andata “sulla Luna per scoprire la Terra”. E’ l’astrofisica Patrizia Caraveo, dirigente di Ricerca all’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), che, parlando con l’Adnkronos, guarda ai giorni dell’emergenza coronavirus, da un punto di vista diverso, sottolineando come la conquista della Luna e su tutto ciò “questa esplorazione ci ha insegnato” è stata un’esperienza “che ha acceso le coscienze, una delle scintille alla base della nascita del movimento ecologista” emerso poi agli occhi del mondo “con il primo Earth Day il 22 aprile 1970”.

“La storia della pandemia di Covid-19 è una storia molto complessa” che ha “una dimensione scientifica multidimensionale” rileva Patrizia Caraveo. Per “far luce su questa emergenza sanitaria”, sottolinea Caraveo, partecipa “tutta la scienza, non solo ovviamente la medicina o la biologia, ma anche la matematica e la statistica”. Nelle ricerche scientifiche legate alla lotta al nuovo coronavirus, indica ancora l’astrofisica italiana, “c’è dentro la scienza spaziale con i satelliti di osservazione della Terra e di navigazione satellitare per le App per il tracciamento dei contagiati o la verifica di eventuali assembramenti”. A studiare gli effetti del Sars-Cov-2, aggiunge Caraveo, è anche la “sismologia” tra le branche scientifiche che intervengono, ad esempio, “nell’analisi dei grandi spostamenti di persone sul nostro pianeta”.

Caraveo ricorda come l’avventura della Luna sia “iniziata con gli Stati Uniti alla rincorsa dell’Unione sovietica, la potenza che era partita prima ed era decisamente in vantaggio” ricorda Caraveo, scienziata di fama mondiale ed insignita nel 2009 del Premio Nazionale Presidente della Repubblica, che questo pomeriggio parteciperà al ciclo maestri d’Italia di Repubblica.it.

“E’ stato l’orgoglio nazionale che ha spinto gli Usa a gettarsi a capofitto nell’impresa dove è emersa la loro capacità manageriale e organizzativa” mentre “l’Unione sovietica ha perso la Luna perché ha fatto enormi errori manageriali indica ancora Caraveo che ne 2014 è entrata nella lista degli Highly Cited Researchers e membro del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica e delle 100donne contro gli stereotipi.

Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Patrizia Caraveo sottolinea che in quegli anni “gli americani vincono con un programma rischiosissimo che produce il suo primo grande risultato emotivo nella notte di Natale del 1968 quando la missione Apollo 8, la prima a portare astronauti intorno alla Luna, fotografa la terra che sorge. E’ una delle immagini più iconiche del programma Apollo”.

Quell’occasione rappresenta la “prima volta che l’umanità vede la sua casa così brillante e solitaria nel cosmo così nero e ostile. E’ un’immagine che muove le coscienze ed è una delle scintille alla base della nascita del movimento ecologista che si fa conoscere con il primo Earth Day il 22 aprile 1970″. Ma quest’anno, a causa dell’emergenza Covid-19, “festeggiamo il cinquantenario della giornata della Terra con un evento mondiale online, ovviamente” evidenzia infine Patrizia Caraveo che, come membro delle collaborazione Swift, Fermi ed Agile ha condiviso per tre volte con i colleghi il Premio Bruno Rossi della American Astronomical Society nel 2007, 2011 e 2012.