Azzolina: “Approccio resiliente per superare crisi e costruire una scuola migliore”  

Azzolina: Approccio resiliente per superare crisi e costruire una scuola migliore

(Fotogramma)

Pubblicato il: 21/04/2020 16:25

“Ho firmato l’atto che istituisce presso il Ministero dell’Istruzione il comitato di esperti che ci aiuterà a mettere a punto il nostro Piano per la Scuola. Un progetto ampio, complessivo, per uscire dall’emergenza ma guardando oltre. Serve un approccio resiliente per superare questa crisi: possiamo farlo costruendo insieme una scuola migliore”. Lo scrive su Facebook la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

“È una strada obbligata se non vogliamo disperdere i tanti sacrifici fatti in queste settimane. L’emergenza ha ricordato a tutti la centralità del sistema d’Istruzione. Ma ha anche evidenziato le criticità che la scuola italiana sconta da anni. Troppi anni e troppi ritardi. Digitalizzazione, formazione, edilizia: priorità su cui non può più esserci alcuna esitazione. – continua Azzolina – Un esempio: quando due anni fa da parlamentare ho iniziato a parlare di classi pollaio e presentato una proposta di legge, in pochi hanno raccolto l’urgenza di quel tipo di intervento. Oggi invece tutti si accorgono che con un’emergenza sanitaria in corso la composizione troppo numerosa delle classi è un ostacolo non solo per la didattica ma anche per la sicurezza. È arrivato il momento di lavorare sul dopo. E dobbiamo farlo subito”.

“Del gruppo di lavoro che abbiamo costituito fanno parte esperti di altissimo livello che ci aiuteranno, naturalmente a titolo gratuito, a progettare la nuova scuola che dovrà nascere dall’emergenza. Chiederemo loro di formulare proposte che vaglieremo con attenzione. – spiega Azzolina – Il comitato che ho appena istituito lavora sul ‘dopo’. Altra cosa è la task force per le emergenze educative: una struttura operativa che esiste da anni, composta da dipendenti ministeriali e rappresentanti degli uffici regionali. Al lavoro già da fine febbraio, senza compensi extra, ha permesso ad esempio di raggiungere le scuole delle ex zone rosse o di offrire supporto psicologico a docenti e studenti. A loro chiedo di continuare a lavorare nelle prossime settimane con la stessa dedizione e passione”.