25 aprile, sindaco Predappio: “Non esiste pericolo fascismo, ma dittatura economica” 

25 aprile, sindaco Predappio: Non esiste pericolo fascismo, ma dittatura economica

Immagine di repertorio (Fotogramma)

Pubblicato il: 22/04/2020 14:19

“Festeggerò, seppur in forma ridotta visti i tempi, la Liberazione e mai impedirò di rendere omaggio alla tomba di Mussolini. Se è incoerente? No, qui il 25 aprile si festeggia come nel resto d’Italia. Se devo vergognarmi per la gente che viene ad acquistare gadget del duce? Men che mai. Predappio è un comune, dove c’è molto altro e nessuno ha remore a festeggiare una data unitaria, una pietra miliare della nostra democrazia”. Lo dice all’Adnkronos il sindaco di Predappio (Forlì-Cesena), Roberto Canali. “Il 25 aprile – sottolinea – si celebra la liberazione dal nazi-fascismo: è l’inizio della democrazia ed è un momento fondamentale per la vita di tutti noi“.

A Predappio, che ha dato i natali a Benito Mussolini e che attira ogni anno molti nostalgici del Ventennio, “il 25 aprile – mette in chiaro Canali – viene regolarmente festeggiato tutti gli anni, con celebrazioni che si protraggono per tutto il giorno, commemorazioni e deposizioni di corone davanti ai cippi o ai monumenti dei partigiani caduti”. Ma non quest’anno. Come pure non si farà nulla il 28 aprile (ricorrenza della fucilazione di Benito Mussolini, ndr.). “Purtroppo la Festa della Liberazione cade in un momento a dir poco sfortunato – ricorda il primo cittadino di Predappio – perciò deporremo solo delle coccarde tricolori nei cippi dei caduti, come simbolo del richiamo e del ricordo, senza assembramenti. Lo faremo io stesso e il capogruppo dell’opposizione di centrosinistra in Comune, Gianni Flamini. Vogliamo che questa ricorrenza e la sua importanza siano celebrate come dovuto”.

Ma sul tanto paventato ritorno del fascismo, il sindaco di Predappio dice: “Sinceramente non vedo questo pericolo – spiega Canali – a me sembra che rischiamo più una dittatura di economia che di altra natura”.

E sulle attestazioni antifasciste del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, dice: “Mi sembra davvero fuori da tempo, avrà voluto fare il primo della classe. Massimo rispetto per tutti, ma mi pare, il suo, un eccesso di zelo. I tempi sono maturi da sempre, celebro la festa della Liberazione e non nego certo la possibilità a tutti di venire a Predappio a visitare la tomba di Mussolini e quanto, molto altro, offre il territorio”.