Deputato leghista entra alla Camera con febbre e senza mascherina: “Sono solo accaldato” 

Deputato leghista entra alla Camera con febbre e senza mascherina: Sono solo accaldato

Pubblicato il: 24/04/2020 20:11

Misure più stringenti a Montecitorio per contrastare il Covid-19. Eppure oggi, quando in Aula arriva il voto sul Cura Italia, scoppia il caso del parlamentare ‘ribelle’, che, incurante del giro di vite, arriva ai tornelli della Camera con qualche linea di febbre al di sopra della soglia consentita. Non solo, il deputato della Lega si rifiuta di misurarla una seconda volta e fa il suo ingresso a Montecitorio. Dove, per giunta, gli assistenti parlamentari prima e i questori poi devono pregarlo di mettere la mascherina, che è restio a indossare. Scena che si ripete anche in Aula, quando si ‘becca’ due rimbrotti della presidente di turno Maria Edera Spadoni che lo invita a indossare come si deve la protezione personale.

Con 37.4 di temperatura alla Camera non si può entrare. Ma per i parlamentari vigono altre regole, non si può certo impedire loro di esprimere il loro voto. E in ballo oggi c’era l’approvazione del Cura Italia, uno dei provvedimenti per contrastare l’emergenza sanitaria ed economica che ha investito il Paese. Anche il delegato d’Aula della Lega, Edoardo Ziello, raccontano all’Adnkronos alcuni presenti, è intervenuto pregando il ‘deputato riottoso’ di indossare la mascherina. Tanto più che all’infermiera che lo aveva invitato a rimisurare la temperatura, dopo il primo controllo- aveva risposto con un secco e deciso no.

E’ il questore di Montecitorio Gregorio Fontana, investito dalla vicenda dagli assistenti parlamentari e dal responsabile sicurezza, che prende in mano la situazione, andando a parlare col ‘ribelle’. Raggiunto telefonicamente dall’Adnkronos, il parlamentare assicura di essere in ottima salute: ma quale febbre, assicura, “sono stato al sole e ho fatto giardinaggio”. Per questo, sarebbe arrivato accaldato alla Camera. Quanto alla mascherina, il deputato l’ha indossata quando gli è stato chiesto, anche se non nasconde la sua contrarietà: “Non serve a nulla”.

Molti parlamentari presenti oggi in Aula non hanno però mandato giù la vicenda. “E’ incredibile – si sfoga un eletto – io mi sono guardato bene dall’avvicinarmi a lui… Se uno fa il deputato della Repubblica deve avere un minimo di testa per salvaguardare la salute degli altri ancor prima della sua. Così si mettono a rischio i colleghi, ma anche le loro famiglie”.