25 aprile, una lettura corale ricorda l’antifascista sardo Giaime Pintor 

“Quanto a me, ti assicuro che l’idea di andare a fare il partigiano in questa stagione mi diverte pochissimo; non ho mai apprezzato come ora i pregi della vita civile e ho coscienza di essere un ottimo traduttore e un buon diplomatico, ma secondo ogni probabilità un mediocre partigiano. Tuttavia è l’unica possibilità aperta e l’accolgo”. Sono queste le ultime, celebri parole che l’antifascista di origini sarde, Giaime Pintor, ha scritto da Napoli al fratello Luigi il 28 novembre 1943, pochi giorni prima di morire, e che l’Issasco (Istituto sardo per l’antifascismo) ha scelto per celebrare il 75esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Giaime è una clip di dieci minuti autoprodotta in cui dodici persone leggono e interpretano dalle proprie case, e con strumenti non professionali, il messaggio di Pintor. Una lettura corale dove una studentessa, un medico, un’educatrice, una farmacista, insegnanti, ricercatori, giornalisti, studiose e studiosi ripropongono nella quotidianità “un’acuta testimonianza sulla necessità di assumere il proprio destino nei momenti decisivi della vita pur nella consapevolezza dei propri limiti”.