Coronavirus, 100 ricoverati allo Spallanzani. Raggi in visita: “Roma grata per sempre” 

Coronavirus, 100 ricoverati allo Spallanzani. Raggi in visita: Roma grata per sempre

(Fotogramma)

Pubblicato il: 30/04/2020 13:04

Sono in totale 100 i pazienti Covid-19 positivi ricoverati all’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma. Di questi, 16 necessitano di supporto respiratorio mentre i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture sono a questa mattina 381.

Siete i nostri eroi e Roma vi sarà grata per sempre“, ha detto la sindaca Virginia Raggi, stamane in visita allo Spallanzani per donare un ventilatore polmonare per terapia intensiva, mascherine e strumenti di protezione per gli operatori sanitari. “Ringrazio la dottoressa Marta Branca, direttore generale della struttura, il dottor Francesco Vaia, direttore sanitario – ha scandito Raggi – la loro squadra di specialisti e tutte le persone che ogni giorno sacrificano tanto per aiutare il prossimo. Questo gesto – ha spiegato la sindaca – vuole essere simbolo di quel circolo virtuoso che rafforza il nostro spirito di collettività: siamo tutti uniti in questa lotta, nessuno escluso, e la vinceremo”.

E accogliendo la prima cittadina della Capitale, Vaia ha auspicato che le donne contribuiscano “con il loro sguardo innovativo a formare le decisioni per la fase 2. Perché la gestione delicata del momento ha bisogno di sguardi innovativi”.

“Le attività di cura, sia in famiglia, sia a livello professionale – ha ricordato Vaia – sono tradizionalmente affidate maggiormente alle donne. Oggi nel settore della cura il 70% degli operatori è rappresentato da donne. Ma c’è un’eccellenza tra le donne che lavorano in questo campo che non viene adeguatamente valorizzata, che deve avere uno spazio decisionale, perché vada a beneficio di tutti. Le eccellenze non vanno sprecate – ha ribadito il direttore sanitario – se ho elementi di valore devo fare in modo che siano a vantaggio di tutti. Anche qui allo Spallanzani, la presenza di dirigenti donne di valore, dall’alta dirigenza, alle ricercatrici e coloro che sono dedite all’assistenza, ha permesso una gestione efficace dell’epidemia”.