Coronavirus: sindaco Codogno, ‘noi abbiamo fatto nostra parte ora tocca al governo’ 

Il sindaco Codogno, 'noi abbiamo fatto la nostra parte ora tocca al governo'

Francesco Passerini

Pubblicato il: 30/04/2020 17:16

di Silvia Mancinelli

“Capisco l’iniziativa dei commercianti e degli artigiani del territorio, alcuni loro rappresentanti, senza alcun assembramento, verranno in comune a portarmi le chiavi delle loro attività all’esterno delle quali metteranno dei manifesti funebri. Cercherò di farmi portavoce del loro grido di aiuto”. Così all’Adnkronos il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, commenta la protesta simbolica prevista per domani, festa dei lavoratori, dai commercianti, dagli artigiani e dai titolari delle imprese dell’ex zona rossa del lodigiano.

“Si tratta di realtà che rischiano la morte – incalza – servono regole chiare per la riapertura e il sostegno a categorie che il primo giugno raggiungeranno quota 100 giorni di chiusura. Questo stand by, soprattutto per il tessuto più fragile, è un rischio, parliamo di gente che ha sempre lavorato e pagato le tasse, che rispetta le regole da sempre: non si può dimenticarsi di intere categorie in questo modo. La situazione è drammatica: il 90% delle aziende ha anticipato la cassa integrazione con le proprie risorse, dato Assolombarda di mezz’ora fa. Queste attività non hanno risorse finanziarie per andare avanti tanto. Le proposte che abbiamo fatto e inoltrato sono esigenze del nostro territorio, per gente che sta soffrendo da più di due mesi”.

E aggiunge: “Che dall’altra parte si prenda coscienza della situazione – chiede Passerini – a sentir parlare di 600 euro la gente si arrabbia, ci sono cose nemmeno prese in considerazione. Qui si rovinano famiglie intere, il Comune ha fatto tutto il possibile per sostenerli, annullando dal primo marzo scorso fino al prossimo 31 dicembre l’occupazione di suolo pubblico anche per gli ambulanti, limitando la Tari per le attività produttive, attraverso un fondo interno, e poi mettendo un fondo nostro di investimenti di 50mila euro, per iniziare, che verrà destinato alle attività produttive più in difficoltà. Ora però tocca al Governo, ognuno deve fare la propria parte”.