Il congedo parentale ci sarà anche nella fase due? 

Il congedo parentale ci sarà anche nella fase due?

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Pubblicato il: 30/04/2020 06:58

Il 4 maggio 2020, giorno che segna l’inizio della fase due, si avvicina e molti genitori sono ancora in attesa di sapere se anche per il prossimo mese potranno beneficiare del congedo parentale, come è avvenuto a marzo e ad aprile.

Il DPCM 26 aprile 2020, evidenzia money.it, segna la riapertura di diverse attività produttive e commerciali: prima il settore edile, manifatturiero e le attività all’ingrosso e poi, a partire dal 1° giugno, parrucchieri, centri estetici, bar e ristoranti. Questi settori si aggiungono a quelli già in funzione (per ultimi librerie e cartolibrerie) cosa che se da un lato segna un lento ritorno alla vita normale, dall’altro mette in seria difficoltà chi deve tornare al lavoro ma non sa a chi lasciare i figli piccoli. Le scuole d’ogni ordine e grado, infatti, non apriranno fino a settembre, anche se si sta valutando l’ipotesi dei centri estivi.

Stando alle anticipazioni sul decreto aprile, dove confluiranno le misure economiche e gli ammortizzatori sociali da attuare nella fase due, troveranno conferma le misure introdotte dal Cura Italia per le famiglie con figli a carico di età inferiore a 12 anni: congedo parentale straordinario e bonus baby sitter di cui si potrà usufruire fino alla riapertura delle scuole.

Il primo sarà di ulteriori 15 giorni per ciascun genitore o divisibile tra madre e padre, retribuiti al 50%, e il contributo per il baby-sitting si conferma di 600 euro.

Come nei mesi precedenti, entrambi gli ammortizzatori sociali potranno essere richiesti anche dal genitore che lavora in smart working, in quanto l’attività lavorativa a casa non sempre si concilia con la cura della prole.

Queste misure sono state anticipate dalla ministra del lavoro Nunzia Catalfo in sinergia con la ministra della famiglia Elena Bonetti, ma la conferma ufficiale si avrà solo al momento dell’emanazione del decreto legge, atteso entro le prossime settimane.

Altra proposta sul tavolo di discussione è l’assegno mensile per i figli “per riorganizzare la vita e i consumi familiari”, di cui si attende conferma da parte del Governo.