Fase 2, Conte: “Italiani responsabili ma la strada è lunga” 

Fase 2, Conte: Italiani responsabili ma la strada è lunga

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Pubblicato il: 05/05/2020 10:02

“Al di là di singoli episodi e di situazioni isolate, abbiamo riscontrato un comportamento molto responsabile da parte degli italiani“. Lo assicura in un’intervista al quotidiano online Affaritaliani.it il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando dell’avvio della Fase 2. “La risposta dei cittadini -spiega Conte- si sta confermando all’altezza delle difficoltà del momento, da Nord a Sud, da Milano a Roma, da Torino a Napoli, da Genova a Palermo. Gli spostamenti sui mezzi pubblici e il ritorno al lavoro di milioni di persone si stanno svolgendo senza eccessivi disagi. È un primo passo incoraggiante, ma -avverte- non dimentichiamo che la strada è lunga e non dobbiamo mai abbassare la guardia”.

Fino al 17 maggio saranno in vigore le misure contenute nell’ultimo Dpcm che, voglio ribadirlo, non significa un ‘liberi tutti’. Le Regioni ogni giorno ci forniranno i dati aggiornati, insieme a quelli sulla recettività delle strutture ospedaliere”. “Sono fiducioso -sottolinea- che con il rispetto delle regole adottate, e con le rigorose norme sulla sicurezza previste nei luoghi di lavoro, la curva epidemiologica potrà ulteriormente rallentare in alcuni territori. Non ignoro le richieste di alcune Regioni e di alcune particolari categorie di lavoratori di anticipare l’apertura delle rispettive attività. Siamo al lavoro -assicura Conte- anche per questo, avendo sempre come prioritario l’interesse generale della tutela della salute di tutti i cittadini”

Parlando delle tensioni nella maggioranza, Conte ha sottolineato che lui ha “solo un piano: mettere in sicurezza il Paese, garantire la salute dei cittadini, dare un sostegno a chi si trova in difficoltà e, sfida non meno rilevante, rilanciare l’economia e il tessuto produttivo. Queste sono le mie preoccupazioni”. “Ben vengano suggerimenti e stimoli da parte di tutti gli alleati di governo. Ci aspetta un compito davvero impegnativo e tutti potranno e dovranno offrire il loro prezioso contributo. Nessuno degli alleati può avere interesse a compromettere l’azione di governo, sarebbe incomprensibile agli occhi dei cittadini. L’instabilità -sottolinea- sarebbe un gravissimo danno alla vigilia della sfida della ripartenza e indebolirebbe, inevitabilmente, la nostra posizione in Europa in una fase decisiva per il futuro italiano ed europeo”.

“La possibilità per le imprese di accedere velocemente e facilmente a forme di sostegno economico e di evitare problemi di liquidità è di capitale importanza”. “Siamo consapevoli di alcuni ritardi, in un quadro comunque di assoluta straordinarietà, ed è per questo che nel nuovo decreto economico ci siamo concentrati su meccanismi ancora più veloci e diretti di sostegno alle imprese. Occorre adesso anche uno sforzo in più da parte del sistema bancario per rendere più spedite le procedure ed è per questo che stiamo verificando con i vertici delle imprese bancarie lo stato di attuazione del ‘decreto liquidità’”.

Parlando delle accuse della Casa Bianca alla Cina sulla diffusione del coronavirus, “a tempo debito sarà inevitabile, una volta acquisite tutte le necessarie informazioni, accertare eventuali responsabilità nella gestione della pandemia che a livello internazionale hanno condizionato l’attuale emergenza”. “Per il momento riteniamo prioritario favorire il più possibile la collaborazione internazionale quale strumento fondamentale per sconfiggere il virus e per tutelare la salute globale. L’Italia crede molto in questa possibilità di cooperazione ed è pronta a dare il suo contributo, come stiamo già facendo nel quadro dell’Alleanza globale contro il Coronavirus e come certamente intendiamo fare al meglio nell’esercizio della nostra prossima Presidenza del G20”.