Cirinnà vs Crimi: “Anima destra dei 5S che non mi piace” 

Cirinnà vs Crimi: Anima destra dei 5S che non mi piace

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Pubblicato il: 07/05/2020 10:43

“Mi pare che Crimi parli di ciò che non sa, se tu sei in una fase di regolarizzazione qualcuno ti chiederà come campi e con che soldi sopravvivi in Italia. Di Crimi mi ricordo le sparate contro Bersani, lo iscrivo nella parte destra del M5S, quella che non mi piace, anche il fatto di farsi chiamare capo politico non mi piace”. Così Monica Cirinnà, senatrice del Pd, ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus, in merito alla posizione di Crimi secondo cui concedere permessi temporanei farà aumentare il lavoro nero.

Crimi, aggiunge la Cirinnà, “deve dirmi come contrasta l’evasione fiscale, come contrasta il caporalato, come intende far emergere questo sommerso. Sono molto critica sui ministri 5 Stelle che dovrebbero fare molto meglio, penso al ministro della giustizia, a quella della scuola e a quella dell’innovazione tecnologica che molti di noi non hanno nemmeno mai visto in Parlamento. Pagano il fatto che sono tanti e diversi tra loro e che dopo la morte di Casaleggio, Grillo li abbia lasciati in mano ai loro capi corrente”.

“Proprio perché siamo un governo che ascolta dobbiamo ascoltare il grido di dolore che viene da queste persone che sono i più dimenticati. Migranti, colf e badanti sono quei lavoratori che consentono il benessere degli italiani e quindi penso che ce ne dovremmo occupare. E’ chiaro che l’anima destra del M5s, che si trovava comoda con la Lega nel governo gialloverde, ora è in ebollizione, ma devono capire che se vogliono fare un governo con noi devono essere sensibili ai diritti di queste persone”.

“Vorrei sapere dalla ministra Catalfo, se non vogliono regolarizzare gli stranieri, dove sono gli ispettori del lavoro, per stanare i lavoratori in nero nei capi e tra le colf e badanti. O la ministra ci risponde su questo, oppure deve accettare la nostra proposta, delle due l’una. M5S deve dire chiaramente se ha paura di tornare a elezioni e insegue la destra su alcuni territori”.

Se inseguono la destra facendolo pagare agli ultimi questa è una cosa che non va bene. Io ricordo che c’eravamo impegnati per modificare quegli schifi e quegli orrori dei decreti Salvini, i 5 Stelle non pensino che ce ne siamo dimenticati, passata l’emergenza i nodi tornano al pettine e l’ordinario va ripreso” conclude Cirinnà.