Mascherine tricolori in 70 piazze: “Da governo nessun aiuto” 

Mascherine tricolori in 70 piazze: Da governo nessun aiuto

La manifestazione di Roma (Adnkronos)

Pubblicato il: 09/05/2020 14:59

Le Mascherine Tricolori tornano in piazza per il secondo sabato consecutivo per chiedere “con forza” misure concrete a sostegno di lavoratori e famiglie. “Migliaia di italiani, a distanza di sicurezza ma ancora più determinati a sfidare il lockdown, si sono ritrovati in circa 70 piazze italiane, da nord a sud, a Milano, Torino, Padova, Roma, Firenze, L’Aquila, Napoli, Bari e in moltissime altre città, per protestare contro le restrizioni e la totale assenza di misure economiche da parte di questo governo che evidentemente vuole milioni di disoccupati, di imprenditori falliti e di famiglie alla fame”, spiegano dal movimento spontaneo, nato e cresciuto sui social nelle settimane di blocco del paese. Come la scorsa settimana, quando diversi partecipanti all’iniziativa vennero anche multati, gli aderenti alla manifestazione, mascherina tricolore sul volto e rigoroso rispetto del distanziamento, si sono schierati in silenzio, mentre un portavoce leggeva un comunicato.

“La situazione è drammatica e non intendiamo rimanere in silenzio a vedere fallire le nostre attività o vedere sfrattate le nostre famiglie – spiegano le mascherine tricolori nel comunicato diffuso anche sui social – Siamo lavoratori, imprenditori, madri, padri, partite Iva, disoccupati: tutte persone che stanno ancora aspettando le misure di aiuto promesse da più di due mesi dal Governo Conte. Dove sono i soldi a fondo perduto per le imprese? Dov’è lo stop alle tasse? Perché ancora non arriva la cassa integrazione in deroga? Questo governo ha una strategia per impedire la rovina dell’Italia?”.

“Non abbiamo paura delle multe, stare in piazza è un diritto: non saranno abusi e divieti a fermare le nostre rivendicazioni. Il nostro obiettivo – conclude il comunicato – è uno: combattere per difendere il futuro dell’Italia e delle nostre famiglie. Le mascherine che portiamo non sono un bavaglio ma un atto di accusa contro chi ha deciso colpevolmente di far fallire un’intera Nazione”.