Terremoto Roma, Stramondo (Ingv): “Sisma non ci ha sorpreso”  

Terremoto Roma, Stramondo (Ingv): Sisma non ci ha sorpreso

Pubblicato il: 11/05/2020 07:47

“Il sisma che abbiamo registrato questa mattina non ci ha sorpreso perché è di magnitudo bassa rispetto ai terremoti che si sviluppano tradizionalmente nel nostro Paese”. Lo ha chiarito il Direttore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’Ingv, intervistato dall’Adnkronos. Il sisma di magnitudo 3.3, avvenuto stamattina alle 5.03 nell’area di Fonte Nuova, in provincia di Roma, “rientra infatti in una categoria e scala di magnitudo nella quale, ogni anno, rientrano decine di sismi che registriamo in tutto il territorio del nostro Paese” aggiunge l’ingegnere e sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

L’area, ha spiegato ancora Stramondo, è una zona a scarsa sismicità. “Non siamo lontanissimi dal Raccordo anulare” ed il sisma “è stato localizzato a breve distanza dalla Via Nomentana”. “Abbiamo già ricevuto molte segnalazioni al nostro servizio ‘hai sentito il terremoto.it“, il servizio istituito dall’Ingv per monitorare in tempo reale -anche attraverso le segnalazioni dei cittadini- gli effetti dei terremoti italiani e per informare la popolazione sull’attività sismica. Il sisma, riferisce ancora l’ingegnere e sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, “è stato avvertito nell’area Nord a Monterotondo a Nord, quindi a Velletri e Genzano nell’area più a Sud.

Stramondo ricorda infine che “bisogna spostarci verso Nord, nell’area di Palombara Sabina, e tornare indietro al 1901, per trovare, nella serie storica, un sisma importante e pari 5.2 magnitudo rispetto all’epicentro del terremoto di magnitudo 3.3. alle 5.03 nell’area di Fonte Nuova”. Il sisma avvertito oggi si è sviluppato “in una zona poco nota per sismicità” perché “nella serie storica conosciuta, il terremoto più importante” in questa area del Paese “è quello accaduto di inizio secolo scorso a Palombara Sabina” ricorda Stramondo che indica anche la zona dei Castelli romani, verso Sud, come area a sismicità più nota.