Fase 2, Logico: ‘Scommesse sportive -72% ad aprile ma da Governo ulteriori tasse’ 

Fase 2, Logico: 'Scommesse sportive -72% ad aprile ma da Governo ulteriori tasse'

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Pubblicato il: 12/05/2020 18:04

“Non ci sono manifestazioni sportive di rilievo, gli scommettitori hanno poca liquidità a causa della crisi, i punti vendita sono chiusi e il settore scommesse riesce appena a sopravvivere. In sintesi, il paziente “betting” sta molto male. I dati di aprile rivelano un drammatico -72% rispetto all’analogo mese del 2019, e nonostante il momento drammatico il governo pensa di risolvere il problema aumentando pesantemente la tassazione del settore: i prelievi aggiuntivi vanno dallo 0,35 al’1% della raccolta”. E’ quanto sottolinea, in una nota, Logico, Lega Operatori Gioco su Canale Online, evidenziano che “si tratta di livelli che si traducono in un aumento compreso tra il 30% e il 100% della tassazione del fatturato degli operatori legali”.

“La misura tradurrebbe in pratica l’obiettivo del presidente della Figc Gravina di importare il modello “francese” di finanziamento diretto, come se il sistema italiano non prevedesse già un finanziamento indiretto delle scommesse in favore dello sport”, afferma Logico.

“Non solo: il modello a cui ci si ispira prevede che il contributo valga solo per gli avvenimenti in Francia, mentre invece la proposta del ministro Spadafora prevede un aumento di tassazione su tutti gli eventi sportivi, ovunque disputati, e persino su quelli virtuali. Si tratta di una stangata che non ha eguali negli altri paesi europei. Un colpo di questo genere, ad un settore già indebolito dalla crisi e dall’azzeramento del prodotto, può solo favorire – denuncia l’associazione – la rete di allibratori illegali che accettano scommesse per conto della criminalità organizzata e agli operatori online illegali”.

“E’ invece – prosegue Logico – chiarissimo chi ci perderà: le aziende che hanno investito milioni per operare in Italia, il calcio italiano, che oltre a ricevere solo briciole da questi proventi, avrà perso irrimediabilmente partner commerciali importanti, e l’Erario stesso, che vedrà evaporare i miliardi annualmente incassati da un settore che riesce appena a stare in piedi. I clienti, ora tutelati dal circuito legale, saranno nuovamente nelle mani dei venditori di gioco illegale, in grado di offrire quote più appetibili, senza il fardello di una tassazione così onerosa e iniqua.

“Nelle ultime ore, apprendiamo dai media che la quota di prelievo potrebbe essere dello 0,30% – commenta Moreno Marasco presidente di Logico – ma questo non cambia la sostanza. Il provvedimento mette in serio pericolo lo spazio del gioco legale ed è un modo per mettere le mani in tasca agli italiani che seguono lo sport e sono appassionati di scommesse”.