Azzolina: “No al 6 politico, bocciatura se necessario” 

Azzolina: No al 6 politico, bocciatura se necessario

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Pubblicato il: 13/05/2020 14:40

Non si tornerà a scuola fino a settembre ma il 2020 non sarà l’anno delle promozioni facili, ci saranno, se necessarie, anche bocciature. Così Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione durante l’audizione in Commissione Cultura della Camera sull’iniziative di competenza del ministero per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

“In una situazione così difficile il governo ha dovuto operare scelte importanti e difficili, impedendo, allo stato attuale la presenza a scuola degli studenti e delle loro famiglie, dei docenti, e riducendo la presenza del personale Ata e dei dirigenti scolastici, limitandola alle sole attività ritenute indifferibili. Questo per contenere il contagio”.

“Voglio ribadire, con chiarezza – ha continuato Azzolina – che le condizioni sanitarie, ad oggi, non consentono di terminare l’anno scolastico in presenza, a scuola. E’ per tale ragione che il governo ha deciso il rientro a scuola da settembre prossimo. Tuttavia il servizio di istruzione è un servizio pubblico essenziale costituzionalmente garantito. Per questo abbiamo subito sollecitato l’attivazione di forme di didattica a distanza. Con l’obiettivo di garantire il diritto allo studio, ma e la vicinanza ai nostri studenti e alle loro famiglie. Una scelta a mio avviso obbligata. Non avevamo alternative per stare accanto ai nostri allievi”.

La ministra Azzolina ha sottolineato poi che “di fronte a una situazione di grande delicatezza, che non ha precedenti nella storia repubblicana e che, gradualmente, si è trasformata per alcuni territori in particolare in una vera e propria tragedia umanitaria, la scuola ha risposto e sta ancora rispondendo in maniera solida e coesa, dimostrando senso di appartenenza, di responsabilità e disponibilità senza precedenti ad operare in emergenza”.

“Per far fronte all’emergenza sanitaria sono stati attivati, grazie alla task force ministeriale per le emergenze educative – ha continuato Azzolina – appositi interventi di assistenza che si realizzano nel rapporto quotidiano con tutte le scuole e con le famiglie attraverso azioni concrete, tra cui mi sembra importante citare le azioni di supporto psicologico, rivolte a studenti, docenti e famiglie, per superare le difficolta’ intervenute con l’insorgere dell’emergenza”.

“La valutazione degli studenti in questo anno scolastico avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà 6 politico“, ha affermato la ministra dell’Istruzione. “Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. E – ha spiegato la ministra – per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. Il piano sarà allegato al documento di valutazione finale. Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico.

L’Ordinanza tiene conto delle necessità e dei bisogni degli studenti con disabilità. L’attività didattica del prossimo anno scolastico – ha detto Azzolina – sarà riprogettata per recuperare contenuti non svolti durante quest’anno”. “Stiamo lavorando nell’interesse dei nostri ragazzi. E saremo al fianco delle scuole in tutte le fasi degli esami attraverso gli Uffici scolastici regionali che accompagneranno dirigenti scolastici e commissioni in questa particolare fine d’anno che nessuno avrebbe mai potuto prevedere – ha sottolineato Azzolina – Nessuno sarà lasciato solo, lavoreremo tutti insieme seguendo anche le indicazioni degli esperti del Comitato che supporta con attenzione il Governo”. “La scuola farà squadra. Come ha fatto in questi mesi in cui l’emergenza ci è piombata addosso e abbiamo reagito tutti insieme. E’ importante ribadirlo. – ha evidenziato ancora Azzolina – Penso che dobbiamo essere tutti fieri di quanto è stato fatto dal sistema nazionale di istruzione. Non è stato tutto perfetto. Ma la scuola non ha abbandonato gli studenti. Dobbiamo esserne consapevoli e, ripeto, fieri”.