Coronavirus: Profumo (Acri), ‘da Fondazioni stanziati oltre 80 mln, altri 50 da raccolta fondi’  

Coronavirus, Profumo (Acri): Da Fondazioni oltre 80 milioni di euro per l'emergenza

Francesco Profumo, presidente di Acri (foto Acri)

Pubblicato il: 15/05/2020 16:33

Per rispondere all’emergenza del coronavirus, le Fondazioni di origine bancaria “hanno stanziato a oggi oltre 80 milioni di euro e innescato raccolte fondi presso le comunità per altri 50 milioni”. Lo ha detto il presidente di Acri, Francesco Profumo, in un’intervista all’Adnkronos. A queste risorse, ha aggiunto, “si aggiunge un fondo complementare di 500mila euro per ridurre l’onerosità finanziaria dei prestiti”.

“Come sempre – ha spiegato – di fronte alle emergenze, anche nel caso della pandemia, il Terzo settore italiano si è mobilitato senza risparmiarsi. Dal supporto alla gestione della crisi sanitaria all’assistenza alle persone in difficoltà costrette in casa e spesso isolate in particolare gli anziani e disabili, fino alla distribuzione di pasti: tutto quello che il Terzo settore faceva quotidianamente nel nostro Paese – ha detto ancora Profumo – ha continuato a farlo pur tra maggiori difficoltà e rispondendo a richieste crescenti“.

Dalle Fondazioni, ha continuato il presidente, è arrivato “il massimo supporto”, come ad esempio “l’anticipo della liquidità alle organizzazioni già vincitrici di bandi e mettendo in campo anche misure straordinarie”. Il sostegno ha interessato anche il Sistema sanitario nazionale nella gestione dell’emergenza, con “l’acquisto di materiali, il supporto per nuovi reparti, favorendo l’arrivo dall’estero dei dispositivi medici necessari e attivando raccolte fondi sui territori”. 

Ai fondi stanziati da Acri si aggiunge anche l’attivazione “di un fondo di garanzia, finanziato attraverso il Fondo nazionale iniziative comuni, che ha visto con una dotazione totale di 5 milioni di euro e che è alla base del Prestito Sollievo“, iniziativa avviata con Intesa Sanpaolo che permette finanziamenti agevolati al terzo settore.

“E’ ancora presto per fare valutazioni”, ha spiegato Profumo nel ricordare che ‘Prestito Sollievo’ è attivo solamente dal 30 aprile, ma “sin da subito sono iniziate ad arrivare tante richieste: un segnale che la nostra iniziativa va nella giusta direzione e che, come avevamo previsto, le organizzazioni hanno un grande bisogno di liquidità e lo avranno anche nei prossimi mesi. Con questa iniziativa non intendevamo guardare solo alla risposta all’emergenza, ma anche e soprattutto alla fase della ripartenza, quando l’attività del Terzo settore, non solo in campo sanitario, ma anche culturale, sociale ed educativo sarà preziosissima“, ha spiegato ancora il presidente di Acri.

La fase 2 – Nella fase di ripartenza dopo il lockdown “il contributo delle Fondazioni sarà ancora importantissimo”, ha poi detto Profumo. Nel momento dell’emergenza, ha spiegato, le Fondazioni di origine bancaria “hanno saputo reinventarsi, rimodulando, senza mai interrompere, le loro attività in favore delle comunità. La loro natura di soggetti privati, profondamente radicati nei territori, ha permesso di farlo agevolmente e in tempi rapidissimi“. Ora, ha detto ancora il presidente di Acri, “si tratta di riavviare l’attività in quei settori in cui le Fondazioni intervengono abitualmente e la cui attività è stata bloccata in questi mesi: la cultura, l’istruzione, la ricerca, la sostenibilità e la rigenerazione urbana. Oltre, ovviamente, al presidio del welfare, un campo in cui l’attività non si è mai interrotta anche durante la fase 1“.

Rischio disuguaglianza e nuova povertà – “La crisi rischia di acuire le disuguaglianze. Tutti i soggetti fragili delle nostre comunità, come gli anziani non autosufficienti, i disabili, i detenuti, i migranti, i poveri, i senza tetto, che vivevano in condizioni di grandi difficoltà anche prima della pandemia, oggi sono messi ancor di più alla prova“, ha quindi detto Profumo. “Il Terzo settore – ha spiegato – continua a prestare la propria preziosissima opera di cura e di coesione sociale in condizioni spesso difficilissime. Inoltre, a causa del Covid in molti hanno perso o perderanno il lavoro, e si creeranno nuove povertà, il cui impatto complessivo si chiarirà solo nei prossimi mesi, quando potremo fare i conti“, ha aggiunto.

Sul versante scolastico, ha poi detto, “la didattica a distanza ci svela un aspetto drammatico di questa crisi: le disuguaglianze socio-economiche che lacerano il nostro Paese possono acuirsi in questa fase. Non solo per la carenza di computer o tablet e la scarsa o assente coperture della rete, ma anche alle difficoltà di alcune famiglie di accompagnare i bambini in questo percorso”, ha detto con preoccupazione Profumo. Anche su questo fronte, ha ribadito, “le Fondazioni si sono attivate, acquistando tablet per le scuole, e, attraverso il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, rimodulando i progetti in corso per continuare ad assistere i ragazzi, anche in questa situazione di difficoltà”.

Secondo Profumo, “la scuola italiana è arrivata poco preparata a questa crisi, certamente imprevista e dirompente” ma nonostante ciò “il sistema ha retto“. Questo, ha spiegato il presidente di Acri, è stato possibile “grazie alla disponibilità e all’inventiva degli insegnanti e dei dirigenti scolastici, che hanno saputo attivare forme straordinarie di didattica a distanza, spesso con mezzi propri, garantendo così il proseguimento della didattica e alcuni piccoli momenti di aggregazione tra i bambini e i ragazzi costretti in casa dal lockdown. In questa fase, un ruolo importantissimo l’hanno svolto le famiglie, che hanno coadiuvato l’attività degli insegnanti e accompagnato i figli nelle attività”.

L’emergenza in corso, ha detto ancora, “ci ha fatto ancora più capire che la scuola non è solo didattica, ma che svolge anche un’insostituibile funzione di inclusione e di presidio sociale: tutto questo non si può fare da remoto. C’è bisogno di tornare in classe. L’e-learning può integrare la didattica anche in futuro, facendo tesoro dell’esperienza di questi mesi, ma non può sostituire la didattica in presenza, perché la scuola non è riducibile a un luogo in cui si trasferiscono informazioni, ma è uno spazio essenziale di relazioni tra docenti e studenti e tra gli studenti stessi”. La crisi, ha concluso, “ci ha aiutato a rivalorizzare il ruolo sociale della scuola. Non è solo educazione, la scuola è un luogo meraviglioso“.

La risposta del governo all’emergenza – “Il governo italiano, come quelli degli altri Paesi, si è trovato a gestire un’emergenza senza precedenti e ha progressivamente messo in atto misure di risposta, dalla cassa integrazione ai finanziamenti agevolati per le imprese. Certo – ha aggiunto – certo con le difficoltà e i tempi di erogazione che conosciamo”.

“Altre misure sono in via di definizione – ha spiegato – in favore del Terzo settore meridionale: tra queste, raccogliendo una richiesta espressa dalla Fondazione Con il Sud, che questo mondo lo conosce bene, il Governo ha preso un’iniziativa che prevede la concessione di risorse a fondo perduto in favore delle organizzazioni non profit del Mezzogiorno”. C’è poi l’intervento della Cassa Depositi e Prestiti, ha ricordato Profumo, che “ha messo in campo misure straordinarie: dal un lato, avviando una grandissima operazione di rinegoziazione di mutui degli Enti territoriali, dall’altro, mettendo a disposizioni ingenti risorse in favore delle imprese”. Infine l’Europa: “Dopo un inizio incerto, le istituzioni europee hanno deliberato iniziative senza precedenti per rispondere all’emergenza. Ora, sta a noi non sprecare queste opportunità“, ha aggiunto.

Immigrazione e dl Rilancio – Infine, ha detto il presidente Profumo riferendosi alla regolarizzazione degli immigrati che lavorano nell’agricoltura, inserita nel dl Rilancio e voluta fortemente dal ministro Bellanova, “credo che l’iniziativa sia di altissimo valore civile, in una società che si è trasformata prendere un’iniziativa in una fase di emergenza di questo genere è coraggiosa. Credo che il coraggio in queste cose ci voglia. Bisogna vedere con l’occhio corretto quali siano problemi e trovare le soluzioni”, ha concluso Profumo.

di Mattia Repetto