Gualtieri: “Capisco la rabbia, aiuteremo tutti” 

Gualtieri: Capisco la rabbia, aiuteremo tutti

Afp

Pubblicato il: 15/05/2020 07:21

“E’ evidente che le legittime preoccupazioni di una situazione senza precedenti possono generare anche rabbia. Lo capiamo e per questo il Governo è impegnato a sostenere imprese e famiglie, a evitare un aumento delle diseguaglianze, ad aiutare i più deboli”. Ad affermarlo è il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in un’intervista a ‘La Repubblica’, nel sottolineare che “come spesso accade nei momenti più difficili nella nostra storia gli italiani rivelano virtù civili, maturità e spirito di coesione senza precedenti”.

“Sulla Cassa integrazione c’erano lentezze ma ora il cambio è radicale”, assicura il ministro. “La Cassa integrazione è stata erogata in queste settimane a quasi 5 milioni di lavoratori. Ma ci sono state lentezze e inefficienze soprattutto per quella in deroga. Per questo abbiamo varato una riforma radicale del sistema“, sottolinea Gualtieri che, sulla liquidità alle imprese, evidenzia che ora va “meglio” ma chiede alle banche di “fare più in fretta”.

“La manovra da 55 miliardi crea sviluppo. Ci saranno crescita e occupazione”, spiega ancora il ministro nell’intervista. E a chi muove critiche al dl Rilancio per molti interventi a pioggia, il numero uno del Tesoro risponde secco: “Sono critiche sbagliate”.

“In primo luogo – spiega – non sono aiuti a pioggia ma la volontà di non lasciare indietro nessuno in una circostanza così drammatica. E’ una precisa scelta politica del Governo che io rivendico ma è anche una scelta che ha efficacia economica”. Gualtieri sottolinea gli “aiuti alle imprese, alle famiglie e ai lavoratori” e “la ricapitalizzazione delle imprese”. Il ministro evidenzia “gli investimenti massicci sull’efficienza degli edifici” e “un impegno senza precedenti sull’Università e l’assunzione di 4.000 ricercatori” e parla del “più consistente investimento sulla ricerca mai realizzato”. “Sono investimenti sul futuro importanti che mostrano un’idea di sviluppo del Paese eccome” scandisce.

Poi il passaggio sui meccanismi per i fondi europei destinati all’emergenza: “Le conclusioni dell’Eurogruppo sono chiare nel dire che l’unica condizione per accedere ai fondi del Mes è utilizzarli per coprire le spese sanitarie dirette e indirette legate al Covid e per la sua prevenzione”.

“C’e’ stata parecchia confusione da parte di chi diceva che il Mes prevede comunque condizionalità. Le condizionalità ci sono ma dopo il negoziato in Europa sono legate esclusivamente al fatto che i soldi siano utilizzati contro il coronavirus. Non ci sono altre condizioni presenti e future”.

Alla domanda se a questo punto il governo proporrà al Parlamento di usare i 36 miliardi del Mes, questo, risponde il ministro, “costituisce una importante rete di sicurezza, la sua semplice esistenza rappresenta un fattore di stabilità perché è facilmente accessibile e immediatamente a disposizione in una fase in cui tutti i paesi sono chiamati a finanziarsi in modo consistente sui mercati. Un eventuale utilizzo da parte dell’Italia verrà valutato a tempo debito”.